Sulla vicenda delle agibilità degli impianti di tiro di I categoria, i presidenti dei Tsn hanno ricevuto ieri una sorprendente comunicazione da parte del presidente dell’Uits, Ernfried Obrist. La definiamo “sorprendente” innanzi tutto perché è arrivata via sms, poi perché i contenuti lasciano alquanto perplessi. Ecco il testo integrale del comunicato: “Cari presidenti, dopo un intenso lavoro con il ministero della Difesa si sta concludendo positivamente per il sistema sezioni Tsn/Uits il problema relativo alle agibilità degli stand di prima categoria. La problematica è nata dalla affermazione soltanto incidentale fatta dal giudice del Tar Lazio di agosto, cui per altro è negata la dignità di procedere giurisprudenziale, e sarà risolta in questi giorni con un accordo interistituzionale tra ministero della Difesa e Uits ente pubblico nazionale”.
In sostanza, il messaggio spedito da Obrist vorrebbe rappresentare il fatto che la sentenza del Tar del Lazio ha validità solo per il caso specifico (cioè per il Tsn di Roma) e non di carattere generale. Si tratta, a nostro avviso, di una posizione che poteva senz’altro ritenersi legittima (anche se un po’ forzata) all’indomani della sentenza, ma che oggi, con i comandi infrastrutture del ministero della Difesa nel bel mezzo della revisione delle agibilità dei Tsn, appare quantomeno poco tempestiva. Ci è stato segnalato che siano già molte le sezioni Tsn “visitate” dai militari.
Sottovalutare la portata di questa situazione potrebbe portare a conseguenze molto gravi: tra queste, per esempio, ci è giunta voce del fatto che a tutte le questure d’Italia sia stata inviata una formale diffida a dare applicazione all’ordine impartito dai comandi infrastrutture, di sospendere ogni attività di tiro negli impianti di I categoria con agibilità rilasciate dall’Uits nei precedenti 4 anni.