Nel 2019, quando parlava da candidato alle primarie del partito democratico per le presidenziali che hanno visto la vittoria di Joe Biden, Beto O’Rourke è assurto agli onori delle cronache per una posizione, se possibile, ancor più oltranzista di quella di “sleepy Joe” per quanto riguarda i cosiddetti black rifle, ovvero le carabine semiautomatiche ad alta capacità derivate da armi militari: nientemeno che una cessione forzosa (dietro indennizzo) delle armi in questione, da parte dei cittadini americani. Pochi giorni dopo queste affermazioni, O’Rourke si è ritirato dalla contesa per il ruolo di presidente, ma alcuni giorni fa si è invece candidato per il ruolo di governatore dello Stato del Texas, contro l’uscente Repubblicano Greg Abbott, e non si è fatto mancare l’occasione per riproporre, su scala statale anziché federale, il medesimo refrain: “Continuo a sostenere questa opinione”, ha affermato in una intervista alla Cnn, “siamo in uno Stato che ha una lunga e orgogliosa tradizione di possesso responsabile di armi, ma la maggior parte di noi, qui in Texas, non vuole vedere i nostri amici, i nostri famigliari, i nostri vicini colpiti da queste armi. Quindi, diavolo, sì, prenderemo i vostri Ar15 e Ak47 e non permetteremo più che vengano usati contro i nostri concittadini americani”.
Riferendosi al governatore uscente Abbott, O’Rourke ha inoltre affermato: “non vogliamo l’estremismo per quanto riguarda le leggi sulle armi, vogliamo proteggere il secondo emendamento, vogliamo proteggere la vita dei nostri concittadini texani. So che quando ci uniremo, fermeremo questo estremismo divisivo che vediamo da parte di Greg Abbott in questo momento”.
Che dire? Se un candidato Dem prevede di prendere i voti in uno degli Stati più armati di tutta la federazione, promettendo di prendere dalle case dei suoi concittadini una delle armi in assoluto più diffuse, cioè l’Ar15, non resta che augurargli buona fortuna…