Sembrava cosa fatta, tanto che il ministro Pecoraro Scanio ne aveva annunciato l’approvazione. Invece, il “pacchetto sicurezza” è stato rinviato alla prossima seduta del Consiglio dei ministri. «Abbiamo deciso di approfondire la discussione», ha affermato il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero: «c’erano pareri critici riguardo a vari elementi, tra cui l’ampliamento dei poteri concessi ai sindaci, l’entità della pena nell’ipotesi di vendita di merce…
Sembrava cosa fatta, tanto che il ministro Pecoraro Scanio ne aveva annunciato
l’approvazione. Invece, il “pacchetto sicurezza” è stato rinviato alla prossima
seduta del Consiglio dei ministri. «Abbiamo deciso di approfondire la
discussione», ha affermato il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero:
«c’erano pareri critici riguardo a vari elementi, tra cui l’ampliamento dei
poteri concessi ai sindaci, l’entità della pena nell’ipotesi di vendita di
merce contraffatta, la perseguibilità d’ufficio per chi imbratta i muri con le
bombolette spray. E poi i reati finanziari e il falso in bilancio. Non so se si
arriverà a un provvedimento condiviso da tutti, anzi, dubito che su alcuni
punti come quello dei poteri di sindaci e prefetti si arriverà a un accordo».
Tra i contenuti del “pacchetto”, aumento di poteri per i sindaci, inasprimento
delle pene per gli ubriachi alla guida, espulsioni più facili per i cittadini
comunitari, giro di vite contro i tifosi violenti e pene più severe contro i
pedofili. È prevista, inoltre, una nuova fattispecie di reato per chi costringe
i minori all’accattonaggio, che prevede fino a 3 anni di reclusione. Prevista
anche la perdita della potestà genitoriale nel caso in cui la riduzione in
schiavitù sia commessa dal padre o dalla madre. I reati che provocano allarme
sociale, come furto, scippo, rapina, violenza sessuale, pedofilia e incendi
boschivi saranno equiparati, sul piano del diritto processuale, ai reati di
mafia o di terrorismo. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, saranno
rese più incisive le confische dei beni e chi denuncerà le estorsioni o darà un
rilevante contributo nella lotta alla mafia potrà ottenere un lavoro nella
pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il tifo violento, chi sarà
trovato in possesso di razzi, petardi o bastoni negli stadi potrà essere punito
con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da mille a cinquemila
euro.