Giovanni Pellielo è di nuovo Campione del mondo di Fossa olimpica: sedici anni dopo il Mondiale del 1997, disputato proprio a Lima, ha agguanto il suo quarto titolo iridato, tanti quanti il francese Michel Carrega.
«Speravo di farcela è così è stato», ha detto Johnny. «Questo titolo conferma che tutto quello che era mancato lo scorso anno a Londra era solo il frutto consueto del mondo dello sport. Per uno in più o in meno si vince o si perde. Alle Olimpiadi non avevo sparato male, ma c’è stato chi ha sparato meglio di me. Sembra che tutto dovesse finire e, invece, no. Mi sento meglio di dieci anni fa, meglio di quando vinsi qui a Lima. Questo è un messaggio molto importante per tutti i giovani: il nostro sport non ha età».
Entrato in semifinale con 121/125, nel round riservato ai migliori sei è stato il più forte con 13/15 e si è meritato il primo posto del medal match per l’oro. Insieme a lui, nello scontro più importante grazie a uno shoot-in, il croato Anton Glasnovic. Lo stesso che poco più di un mese fa Pellielo ha incontrato per l’oro e l’argento europeo. All’epoca la meglio andò a Glasnovic e Johnny gli ha reso il favore. Con 13 a 11 il verdetto è stato inequivocabile.
Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, Massimo Fabbrizi si è impegnato tanto, ma il 47/50 non ha potuto recuperare il 21 realizzato alla fine del primo giorno. Il carabiniere di Monteprandone (Ap), medaglia d’argento a Londra, è arrivato a Lima per difendere il titolo e non è riuscito nell’impresa. Due piattelli più indietro il giovane e talentuoso Valerio Grazini (forestale) che per sbagliare ha aspettato l’ultima serie: con due 24 e due 23 è entrato in pedana per la quinta e ultima serie con il parziale di 94/100, ancora in lizza per la semifinale e ne è uscito con un 115/125 che lo ha fatto scendere fino al 35° posto. L’oro a squadre è andato agli spagnoli con 357; per gli azzurri il totale complessivo è stato 353/375, esattamente come portoghesi e croati: il regolamento prevede che in caso di pari punti fa valere l’ultima serie di gara.
Niente podio individuale per gli Junior. Nella gara vinta dal padrone di casa Nicolas Pacheco Espinosa, i nostri non sono riusciti ad agguantare nessuna medaglia. Il migliore è stato Luca Miotto (fiamme oro: il bresciano si è assicurato il sesto posto con il punteggio di 113, posizione che, in occasione di una gara europea, in cui anche gli junior disputano semifinale e medal match, gli avrebbe consentito di giocarsi una delle piazze del podio iridato. Decimo Carlo Mancarella che con 111 non è andato oltre il 10° posto; quindicesimo Diego Meoni. Il totale ha spinto i tre azzurrini fino alla piazza d’onore, dietro ai neo campioni del mondo della Repubblica ceca e davanti ai russi.
Il circo del Tiro a volo internazionale si sposta ora ad Al Ain (Uae) che dal 21 al 29 ottobre ospiterà la finale di Coppa del mondo.