La Commissione affari costituzionali della camera ha accolto ieri l'audizione dei tecnici (Anpam, Auda, Fisat, Anpp eccetera) in vista dell'approvazione del provvedimento di modifica del decreto 204/10. L'intervento senza dubbio più razionale ed efficace è stato quello di Simone Ciucchi, presidente della Fisat, che soprattutto per quanto riguarda la questione delle limitazioni alla capacità dei caricatori ha pacatamente evidenziato come una norma del genere avrebbe ripercussioni negative e pericolose solo per i cittadini onesti mentre, al solito, non avrebbe effetto alcuno per la criminalità. Anche il contributo iniziale del consulente giuridico dell'Anpam, Ranieri De Maria, sembrava andare in questa direzione, salvo poi cristallizzarsi su una proposta decisamente non condivisibile: limitare il numero dei colpi del caricatore dei soli "black rifle" (cioé le versioni civili dei fucili d'assalto militari) a 5 colpi, prevedendo per le armi di aspetto militare dotate di caricatori di capacità superiore, l'obbligo di classificazione sportiva. Ovviamente nessuno ha la pretesa di essere così ingenuo da ritenere che un provvedimento di questo tipo non richieda, inevitabilmente, compromessi e mediazioni; ma che proprio l'associazione dei produttori di armi (che, quindi, dovrebbero sapere come sono fatte) proponga una limitazione sulla base dell'aspetto estetico (perché, a livello funzionale, non c'è alcuna differenza rispetto alle armi da caccia) ha dell'incredibile. Inoltre, stante la limitazione del numero di armi sportive che si possono detenere, una simile soluzione avrà senz'altro ripercussione estremamente negative sul comparto e in particolare sulle armerie.
Il video dell'audizione è visibile cliccando QUI.