Le prime foto delle pistole austriache sottoposte al concorso americano: in effetti non sono molto dissimili da quelle di serie ma…
Primo outing per le Glock che hanno partecipato al concorso americano Xm17-Mhs, giunte in finale ma che a quanto pare… hanno perso ai rigori insieme alla Beretta Apx.
Come ci si aspettava, non sono molto diverse da quelle di serie ma incorporano tuttavia, alcune importanti modifiche. Innanzitutto il fusto: si tratta, nel caso della 19 Mhs calibro 9×19, di quello della 17 ma accorciato nel dust cover e con gruppo slitta-canna ovviamente, della 19. Incorpora poi sicura manuale ambidestra con marcatura di selezione di F (fuoco) e S (sicura): non che la Glock sia nuova a questa soluzione solo che, solitamente, la riserva ad alcuni ordini militari (Austria in passato e Nuova Zelanda) evitando l’offerta invece, per il mercato civile. Anche la leva dell'hold open è su entrambi i lati.
L’impugnatura è senza finger grooves (come richiesto nei desiderata), quindi simile alla Gen 2 e con dorsalini intercambiabili e texture a micro cuspidi; si nota alla base del canale di alimentazione un marcato intaglio laterale per agevolare la presa sul pad del caricatore. Le pistole appaiono dotate di mire con inserti luminescenti e anello alla base dell’impugnatura per il correggiolo.
La Glock, ha preferito presentare al concorso una sola variante compact e in due calibri, infatti oltre alla 19 Mhs 9×19 ha presentato la 23 Mhs in .40 S&W. Oltre ai caricatori standard delle rispettive versioni, sono state presentati caricatori maggiorati della capacità di 22 colpi (9×19). Al momento non è dato sapere se queste due versioni verrano “girate” al mercato civile e soprattutto a che prezzo…