Subito dopo i rilievi mossi dal Capo dello Stato al cosiddetto pacchetto sicurezza, ecco pronta la bozza di regolamento per i “volontari per la sicurezza”, presentato dal Viminale per chiarire gli ambiti di competenza e le modalità di svolgimento del servizio delle cosiddette ronde. La sorveglianza potrà essere fatta da un massimo di tre persone, identificate da una casacca giallo fluorescente, non saranno ammesse armi, né veicoli, né cani, al massimo la bicicletta….
Subito dopo i rilievi mossi dal Capo dello Stato al cosiddetto pacchetto
sicurezza, ecco pronta la bozza di regolamento per i “volontari per la
sicurezza”, presentato dal Viminale per chiarire gli ambiti di competenza e le
modalità di svolgimento del servizio delle cosiddette ronde. La sorveglianza
potrà essere fatta da un massimo di tre persone, identificate da una casacca
giallo fluorescente, non saranno ammesse armi, né veicoli, né cani, al massimo
la bicicletta. I volontari potranno essere ex appartenenti alle forze
dell’ordine o componenti di associazioni registrate dalla prefettura, ma
tassativamente non riconducibili a partiti, movimenti politici, sindacati,
tifoserie. Vietati anche i segni esteriori che possano richiamare appartenenze
politiche. I volontari dovranno avere la fedina penale immacolata e non
potranno avere meno di 25 anni. La prefettura svolgerà un doppio controllo, sia
sui singoli volontari sia sulle loro associazioni, sui loro scopi e obiettivi.
Saranno vietati finanziamenti pubblici o politici. Compito di queste
mini-ronde, segnalare i fatti che “arrecano danno alla sicurezza urbana o
situazioni di disagio sociale”. Su proposta del sindaco, il prefetto affiderà
all’associazione un’area delimitata e un limite temporale di ore. I comuni
dovranno tenere corsi di formazione, gli albi delle associazioni saranno invece
tenuti dalle prefetture.