Vicky Ford, la presidente del Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco) in seno al Parlamento europeo, ha finalmente reso noto il progetto ufficiale di modifica della bozza di direttiva europea "disarmista" 2015/0269 Cod presentata lo scorso 18 novembre. Come già aveva avuto modo di mostrare, la Ford ha ispirato ai criteri di moderazione e buon senso gli emendamenti alla direttiva, proponendo la cancellazione delle misure più draconiane previste dal testo originario.
Tra le modifiche più significative, senz'altro l'eliminazione delle B7 dall'elenco delle armi proibite (quindi continuano a essere consentite), l'inserimento delle armi modificate a salve tra le categorie originali di appartenenza (in pratica, una pistola modificata a salve continua a restare una pistola e continua a necessitare di autorizzazione per l'acquisto…). Per quanto riguarda le armi disattivate, continua a essere consentita la detenzione anche di quelle da guerra e continua a non essere necessaria alcuna forma di dichiarazione all'autorità da parte dei possessori: si riconosce la validità dei certificati emessi prima dell'entrata in vigore del regolamento europeo sulla disattivazione, il quale a sua volta verrà emendato in alcuni aspetti.
Tutto a posto? Ovviamente no, perché anche se questo progetto emendativo "nero su bianco" è una grossa pietra sopra gli aspetti più beceri e autocratici della bozza di direttiva, ancora non è stato ufficialmente approvato e anch'esso contiene alcuni elementi di rischio. Per esempio, a pagina 17 c'è un cenno al fatto che "Automatic firearms converted to semi-automatic (as well as, for the avoidance of any doubt, semi-automatic firearms converted to automatic) should be in category A", il che potrebbe significare l'intenzione di mettere al bando le armi demilitarizzate (anche se, a onor del vero, non c'è traccia di tale decisione negli specifici emendamenti).
Si resta in attesa degli sviluppi, un pochino più sollevati ma, ovviamente, sempre vigili!
Per scaricare e consultare il progetto di emendamenti di Vicky Ford, clicca sull'allegato.