Dopo l’approvazione da parte del consiglio dell’Uits, è stato pubblicato sul sito www.uits.it il nuovo statuto-tipo che dovrà essere adottato dalle singole sezioni Tsn in tutta Italia. Il nuovo statuto sostituisce quello adottato meno di due anni fa, che aveva sollevato alcune perplessità di ordine giuridico presso i ministeri della Difesa e dell’Interno. Nella nuova formulazione, sparisce la definizione delle sezioni come “associazioni sportive dilettantistiche”…
Dopo l’approvazione da parte del consiglio dell’Uits, è stato pubblicato sul
sito www.uits.it il nuovo statuto-tipo che dovrà essere adottato dalle singole
sezioni Tsn in tutta Italia. Il nuovo statuto sostituisce quello adottato meno
di due anni fa, che aveva sollevato alcune perplessità di ordine giuridico
presso i ministeri della Difesa e dell’Interno. Nella nuova formulazione,
sparisce la definizione delle sezioni come “associazioni sportive
dilettantistiche”, ritornando alla precedente definizione di “sezione di Tiro a
segno nazionale” (anche se l’articolo 1 precisa che la sezione svolge anche la
funzione di attività sportiva dilettantistica). Nelle linee generali, il nuovo
statuto-tipo sembra essere un ritorno al passato, eccezion fatta per alcuni
aspetti, il più rilevante dei quali è senza dubbio l’esclusione dei soci
frequentatori minorenni dall’utilizzo delle armi da fuoco, a favore delle sole
armi di modesta capacità offensiva (C10 e P10). Auspichiamo che possa essere
concessa una deroga quantomeno per gli agonisti, altrimenti questa norma
porterà in pratica all’estinzione delle nostre squadre Juniores, con difficili
e imprevedibili conseguenze per il nostro sport, a livello nazionale ma
soprattutto a livello internazionale. Un altro aspetto che genera perplessità è
l’obbligo, tra i requisiti per l’iscrizione, di esibire certificazioni
attestanti l’assenza di condanne penali (ovviamente non richieste a chi ha il
Porto d’armi). Il punto è che finora tale certificazione poteva essere
sostituita da un’autocertificazione, mentre non sembra esservi traccia di
questa possibilità nel nuovo statuto. Anche l’articolo 43 dello statuto è un
po’ preoccupante, in quanto prevede che il registro delle frequenze, il
registro delle armi e quello delle munizioni debbano essere vidimati dalla
questura. Molte sezioni Tsn sono attualmente informatizzate, bisognerà capire
come affrontare la questione dal lato pratico.