Salvini a Mattarella: «Ascolto i rilievi, ma ora è legge dello Stato. I rapinatori da oggi sanno che se entrano in una casa, un italiano può difendersi»
Il vicepremier Matteo Salvini ha risposto così alla lettera del capo dello Stato che ha accompagnato la promulgazione della legge sulla legittima difesa: «Io ascolto con interesse estremo i rilievi del capo dello Stato, ma la legittima difesa è legge dello Stato e i rapinatori da oggi sanno che se entrano in una casa, un italiano può difendersi senza rischiare di passar anni davanti a un tribunale in Italia». Salvini, dopo avere concluso un comizio nel Catanese, ha aggiunto: «Questa legge rende il mestiere dei rapinatori più pericoloso di quello che era ieri».
Nella lettera indirizzata alle Camere e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte il presidente della Repubblica ha fatto alcune osservazioni e ipotizzato interventi “correttivi” della corte costituzionale.
«Ricorso alla consulta? Vorrei vedere qualche giudice della consulta, dio non voglia», ha osservato ancora il ministro dell’Interno, «che si trovasse qualcuno in casa armato e sta lì a sfogliare il codice penale prima di difendere se stesso e i figli. Siamo seri. Chi entra in casa altrui armato, da oggi ne paga le conseguenze. La legge è legge, oggi in Italia fare il rapinatore è più pericoloso rispetto a ieri».