Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annunciato una proposta, che dovrà essere approvata dal governo e dal Parlamento del Paese balcanico, per la reintroduzione del servizio militare obbligatorio nel Paese, che era stato sospeso nel 2011. “Abbiamo bisogno di un esercito forte e di acquistare più armi”, ha dichiarato, “non vogliamo attaccare nessuno e non lo faremo, ma vogliamo scoraggiare coloro che ci minacciano con feroce implacabilità ogni giorno”. Il riferimento non particolarmente velato è nei confronti dei rapporti tesi con il vicino Kosovo.
Il servizio militare sarebbe, secondo la proposta, obbligatorio per i cittadini maschi mentre per le donne l’adesione sarebbe volontaria. La durata del servizio militare sarebbe di soli 75 giorni che, secondo il primo ministro Milos Vucevic, “Non interromperà la vita, la scuola, lo studio o il lavoro dei giovani coscritti, ma preparerà ancora meglio questi ragazzi alla vita, aiutandoli a crescere e diventare uomini”.
Nell’ambito di questa “mini naja”, si terrà conto anche delle specifiche competenze tecniche delle reclute, prevedendo anche l’addestramento, per esempio, alla guida dei droni.