Smith & Wesson Sw1911 calibro .45 Acp

Vai alla galleria delle fotoA distanza di oltre novant’anni, il design della Government è ancora attualissimo: anzi, è uno dei favoriti dagli statunitensi, tanto che moltissimi fabbricanti continuano a mantenere in catalogo cloni più o meno elaborati dell’arma corta protagonista della storia americana. L’ultima, in ordine di tempo, è stata la Smith & Wesson, che con il suo modello Sw1911 (presentato allo Shot Show di quest’anno) ha voluto dare un ult… [

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] A distanza di oltre novant’anni, il design della Government è ancora attualissimo: anzi, è uno dei favoriti dagli statunitensi, tanto che moltissimi fabbricanti continuano a mantenere in catalogo cloni più o meno elaborati dell’ arma corta protagonista della storia americana. L’ultima, in ordine di tempo, è stata la Smith & Wesson, che con il suo modello Sw1911 (presentato allo Shot Show di quest’anno) ha voluto dare un ulteriore tributo alla fervida mente di John Moses Browning. Bisogna ammettere che una parte del successo delle armi tipo Government è dovuto anche alle nuove leggi statunitensi, che hanno limitato la capacità delle armi semiautomatiche a soli 10 colpi. Pertanto, se nel decennio precedente avevano cominciato ad affermarsi con decisione negli states armi corte ad elevata capacità di fuoco in calibro compreso tra il 9 e il 10 millimetri, dopo il “giro di vite” gli americani hanno riscoperto il calibro .45 ritenendo che, considerata la quantità limitata di colpi nel caricatore, forse sia meglio avere otto o nove colpi in calibro .45 che dieci in calibro 9 mm. La pistola è realizzata in acciaio inossidabile, ma alcune componenti (hold open, sicura manuale e dorsale, back strap, organi di mira), finite con una profonda brunitura nera, creano un piacevolissimo contrasto, accentuato dalle guancette in gomma antiscivolo, sempre di colore nero. Queste ultime riprendono il disegno delle guancette delle prime 1911, con le losanghe intorno alle viti di fissaggio al fusto. Molto accattivanti anche le fresature di presa sul carrello, inclinate in avanti e riportate anche nella parte anteriore. Per aumentare il grip, il dorsalino ha una profonda zigrinatura, cui fa riscontro una serie di solcature verticali sul front strap. La particolare lavorazione è estremamente valida e permette un controllo perfetto dell’arma anche in presenza di mani sudate. L’organizzazione meccanica riprende il classico schema Government: l’arma ha, infatti, una chiusura geometrica a canna oscillante sistema Colt-Browning e una catena di scatto in sola Singola azione. A vantaggio dei neofiti, conviene riproporre brevemente il funzionamento: quando la pistola è in chiusura, la canna è vincolata al carrello grazie a una coppia di risalti semilunari praticati nella parte superiore della canna, che si inseriscono di precisione entro apposite sedi nel cielo del carrello. All’ atto dello sparo, quindi, le due componenti devono rinculare unite per un breve tratto. Una piccola biella, ancorata alla parte inferiore della camera di cartuccia e attraversata dalla leva dell’hold open, costringe però la parte posteriore della canna ad abbassarsi mentre rincula, finché i risalti semilunari non si svincolano dal carrello. Questo ritardo di apertura ha lo scopo di consentire alle pressioni in canna di scendere a livello di sicurezza. A questo punto, la canna si arresta e il carrello prosegue la sua corsa, estraendo ed espellendo il bossolo sparato. La distensione della molla di recupero riporta in avanti il carrello, che preleva una cartuccia dal caricatore e la inserisce in canna. Rispetto al progetto di Browning, sono state adottate diverse, piccole modifiche sia per esaltare l’affidabilità, sia per dare all’acquirente un’arma dotata già di serie di caratteristiche custom. Il grilletto è allungato, alleggerito e dotato di una vite di regolazione del collasso di retroscatto. La superficie frontale è finemente rigata in senso verticale, per garantire una miglior presa del dito indice. L’elsa è notevolmente pronunciata, in modo da evitare dolorose interferenze tra il cane e il dorso della mano. Questo consente una presa molto alta, che si traduce in un miglior controllo dell’arma e in un rapido allineamento nel tiro rapido. Nella parte inferiore della sicura dorsale, una piccola protuberanza facilita l’ azionamento del comando. Anche la sicura manuale è leggermente maggiorata, senza per questo costituire un impaccio nel porto. Purtroppo, la leva è presente solo sul lato sinistro del castello e non è reversibile, di conseguenza l’arma può risultare un po’ ostica per un tiratore mancino. La dotazione custom è completata dal pulsante di sgancio del caricatore maggiorato, dal guidamolla a tutta lunghezza e dal cane alleggerito (skeletonized) da competizione. Il carrello, visto dal lato sinistro, è simile a quello di una modello 1911 originale ma, in realtà, è stato oggetto di una significativa modifica strutturale. La finestra di espulsione è stata maggiorata e svasata nella sezione posteriore in modo da agevolare la fuoriuscita del bossolo ma, soprattutto, l’estrattore è esterno, invece di essere interno come nelle 1911 tradizionali. Questa soluzione è indubbiamente vantaggiosa per l’affidabilità, in quanto l’estrattore originale Government, costituito da una molla a lamina che lavora per torsione, tende con il tempo a snervarsi e può, comunque, ostacolare l’inserimento manuale del colpo in canna. L’estrattore Smith & Wesson, invece, è costituito da un’unghia rigida, imperniata al carrello per mezzo di una spina e caricata elasticamente con una piccola molla a spirale. L’arma è dotata anche di una sicura automatica al percussore: questo componente, in particolar modo nelle armi destinate al tiro, è stato talvolta criticato aumenta leggermente il peso dello scatto e al contempo rende meno fluida la corsa. Per ovviare al problema, la Smith & Wesson ha modificato la meccanica in modo che l’azionamento della sicura al percussore sia determinato dalla pressione della sicura dorsale. Il grilletto, quindi, comanda solo lo sgancio del cane, mentre la sicura dorsale sblocca la catena di scatto e, contemporaneamente, comprime il piolo della sicura automatica, andando a liberare la corsa del percussore. La canna è di tipo convenzionale, della lunghezza di cinque pollici (127 mm). La rampa di alimentazione, riportata sul fusto, è lucidata in modo da facilitare l’alimentazione anche con proiettili in piombo di tipo semi wadcutter e la camera di scoppio ha tolleranze particolarmente contenute. La parte superiore del vivo di culatta presenta una scanalatura semicircolare che, rendendo visibile il fondello della cartuccia camerata anche ad arma chiusa, ha la funzione di avvisatore di colpo in canna. L’asta guidamolla, come accennato, è a tutta lunghezza: questa scelta ha, ovviamente, richiesto un intervento alla boccola anteriore reggispinta che, invece di essere piena, ha la parte centrale forata in modo da consentire il passaggio dell’asta guidamolla durante la fase di riarmo. Questa modifica, da un lato consente una compressione della molla più omogenea e lineare, dall’ altro crea qualche problema durante la fase di smontaggio dell’arma in quanto il bordo della boccola è tagliente. Di conseguenza, la compressione del componente per la eseguire la rotazione del barrel bushing risulta abbastanza dolorosa, a meno di non usare guanti o un pezzetto di legno o plastica. Anche gli organi di mira sono molto curati: la tacca di mira è un’ottima Novak a basso profilo, abbinata a un mirino a lama sempre prodotto dalla Novak. Entrambi i riferimenti sono innestati a coda di rondine e sono, pertanto, regolabili in derivazione. Per l’eventuale regolazione in elevazione è necessario sostituire il mirino, disponibile in varie altezze. L’innesto a coda di rondine del mirino è, in ogni caso, una soluzione decisamente migliore rispetto a quella adottata nella Government tradizionale. In quest’ultimo caso, infatti, il mirino è semplicemente piantato in un foro del carrello e ribattuto, quindi sparando un consistente numero di colpi è facile assistere al suo “decollo”. Entrambi gli organi di mira sono dotati di riferimenti puntiformi bianchi in modo da facilitare l’acquisizione del bersaglio anche in condizioni di scarsa luminosità. Lo scatto della pistola non ci ha particolarmente impressionato, in quanto la trazione non è netta e precisa come ci si aspetta da un’arma di livello custom ma è viziato da lievi filature e grattamenti. Inoltre, per sganciare il cane sono necessari circa 2.300 grammi, un peso certamente valido ai fini della sicurezza ma eccessivo per il tiro mirato. La prova di tiro si è svolta sulla distanza di 25 metri, provando vari tipi di cartucce al fine di verificare la precisione dell’arma e la sua affidabilità. Abbiamo sperimentato munizioni Fiocchi con palla di 200 grani Fmjfn nonché due hardball di 230 grs Fmj, prodotte rispettivamente da Magtech e Speer. L’arma ha alimentato impeccabilmente tutte le cartucce, senza esitazioni, dimostrando anche un’ottima precisione intrinseca. Le più gradite all’arma sono state le italiane Fiocchi, che hanno consentito di realizzare una rosta di quattro colpi in soli 30 mm, portata a 55 mm dall’immancabile “strappo”. Le vivaci 200 grs hanno, in compenso, una vampa di bocca notevole, che in condizioni di scarsa luminosità può abbagliare il tiratore. La pistola è risultata estremamente controllabile, grazie anche al chilogrammo abbondante di peso: il doppiaggio del colpo è rapido, grazie alla presa molto alta che l’elsa consente di applicare. Per contro, la zigrinatura del dorsalino della molla del cane può risultare fastidiosa, a causa delle cuspidi estremamente pronunciate che, però, sono anche garanzia di presa salda e sicura in qualsiasi condizione. Con questa semiauto, la Smith & Wesson è entrata senza compromessi nel vasto mondo dei cloni Government, proponendo un prodotto di grande qualità. L’arma è capace di soddisfare tanto il semplice appassionato, che desidera un’arma bella e aggressiva da portare in poligono, quanto l’utente professionale, che vuole una .45 affidabile da portare nella fondina. Le componenti custom agevolano l’ utilizzo senza infastidire nel porto continuato e senza appesantire un’estetica raffinata e professionale. A quando nelle nostre armerie? [

] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di maggio 2003. [

] Produttore: Smith & Wesson , 2100 Roosevelt Avenue , Springfield, MA 01104, Usa, tel. 00.11.80.03.31.08.52, fax 00.14.13.74.73.317, www.smith-wesson.com Importatore: Bignami Spa, Via Lahn 1 39040 Ora (Bz) tel. 04.71.80.30.44 fax 04.71.81.08.99 www.bignami.it, email@bignami.it. Modello: Sw1911 Tipo: pistola semiautomatica Calibro: .45 Acp Funzionamento: chiusura geometrica a canna oscillante sistema Colt-Browning Alimentazione: caricatore prismatico monofilare amovibile Numero colpi: 8+1 Mire: tacca di mira Novak, mirino a lama entrambi regolabili in derivazione Percussione: cane esterno, percussore inerziale Scatto: Singola azione Sicure: manuale sul fusto, automatica dorsale, automatica al percussore Lunghezza canna: 127 mm Lunghezza totale: 221 mm Peso: 1.105 grammi scarica Numero del Catalogo nazionale: in fase di catalogazione Materiali: acciaio inossidabile; guancette in gomma Finiture: satinatura opaca; hold open, sicure e back strap bruniti Prezzo: non disponibile