Nel giugno del 2006 sparò 15 colpi di pistola contro due nomadi: Blu Helt, di 28 anni, e Cris Caris, di 22 che, nella zona di Schio, in provincia di Vicenza, erano entrati nottetempo nella sua autodemolizione. Oggi per Ermes Mattielli, 54 anni, è arrivata la sentenza, non delle più leggere: 5 anni e 4 mesi di carcere, più un risarcimento molto ingente: 135mila euro di provvisionale subito esecutiva (la cifra effettiva sarà poi stabilita dal giudice).
Oggi 64enne, Mattielli si dichiara perseguitato dalla giustizia. Ma secondo l’accusa i beni difesi da Mattielli (principalmente il rame che si trovava nell’autodemolizioni) non avevano un valore tale da giustificare una simile reazione, che l’avvocato delle due vittime ha chiesto di non considerare come legittima difesa.
La difficoltà più grande, per lo sfasciacarrozze veneto, sarà pagare il pesante risarcimento. Mattielli, infatti, ha perso il lavoro proprio a causa del processo: "Sono senza un lavoro, disoccupato", ha spiegato al Corriere della Sera, "e per colpa loro. Mi hanno fatto chiudere l’attività: nove mesi di sequestro del deposito, un verbale per il materiale in giacenza da oltre un anno e per presunto inquinamento".
“Era notte, erano armati di spranghe. Ho avuto paura”, aveva raccontato all’epoca Mattielli al Gazzettino locale, “quando uno di loro mi ha detto minaccioso ‘stai zitto!’, mi sono sentito davvero aggredito, anche psicologicamente. Ho premuto il grilletto. Ho capito che avevo sparato quindici colpi quando il caricatore si è svuotato. Spero che quei ragazzi se la cavino”.