Finito il Mondiale ISSF di Baku, il Team Beretta tira le somme di questa stagione del Tiro a volo, che come sempre ha emozionato gli appassionati tra colpi di scena e storie che si ripetono. L’obiettivo: Parigi 2024, per cui gli atleti “a tre frecce” hanno già staccato numerose quote.
L’Europeo in Polonia ha regalato grandi emozioni, con i 2 ori e le 2 carte olimpiche per l’Italia conquistati da Jessica Rossi e Mauro De Filippis nella Fossa Olimpica con il nuovo fucile SL2 (CDT2017 per Rossi, il prototipo di SL2 camuffato esteticamente), il titolo di Trap Mixed Team vinto dalla coppia Jessica Rossi-Giovanni Pellielo, l’oro del Team Trap Donne del’Italia (Jessica Rossi con CDT2017, Silvana Stanco con DT11 Black e Giulia Grassia con 694) e l’oro del Team Trap Uomini della Croazia (Giovanni Cernogoraz con DT11, Anton Glasnovic con DT11 Black e Francesco Ravalico con DT11).
Le Prove di Coppa del Mondo non sono state da meno: quella di luglio a Lonato ha toccato l’apice del successo per gli atleti Beretta: 14 medaglie su 18. Podio pieno sia nel Trap femminile (Laetisha Scanlan – AUS – DT11; Fatima Gálvez – ESP – DT11 Black; Rumeysa Pelin Kaya – TUR – DT10), che nello Skeet maschile (Jesper Hansen – DEN – DT11; Tammaro Cassandro – ITA – DT11 Black; Eetu Kallioinen – FIN – DT11).
A Lonato, il britannico Nathan Hales imbracciando il suo DT11 ha conquistato il primo posto nella finale del Trap maschile a un colpo con un 49/50, infrangendo il record del mondo stabilito sullo stesso campo da Alberto Fernandez; seconda piazza per il cinese Qi Ying con DT11 Black 48/50. Bene anche le donne nello Skeet, con la statunitense Samantha Simonton, seconda con DT11, e la cinese Yuting Jiang (DT11).
Arriviamo al mondiale di Baku, il modo migliore per concludere questa stagione: vittoria sorprendente nello Skeet maschile del greco Efthimios Mitas (DT11) con un’eccezionale prestazione e la carta olimpica conquistata per la Grecia, seguito dal giovanissimo 25enne finlandese Eetu Kallioinen (DT11), anche lui con quota conquistata per la Finlandia. Quota raggiunta anche per la Danimarca dall’argento di Tokyo Jesper Hansen (DT11), arrivato quinto dopo il quarto posto dello statunitense Vincent Hancock (DT11 Black); l’atleta a stelle e strisce aveva già conquistato l’accesso a Parigi in precedenza.
Altro posto olimpico per la Grecia nello skeet femminile con il bronzo di Emmanouela Katzouraki (DT11), e altre due quote per le atlete Beretta dello Skeet: una per il Cile con Francisca Crovetto Chadid e una per la Turchia con Sena Can.
Jessica Rossi, portabandiera italiana di Tokyo, con già una quota olimpica in tasca, conquista l’argento iridato dopo una feroce lotta per il primo posto.
I veterani sbancano invece la finale del Trap maschile, con il croato Giovanni Cernogoraz (DT11) vincitore assoluto e seconda quota raggiunta per il Trap raggiunta per l’Italia da uno strabiliante Giovanni Pellielo, che ha concluso la sua gara in finale con un sesto posto. Per Pellielo sarebbe l’ottava Olimpiade, dopo i 3 argenti (Atene 2004, Pechino 2008, Rio 2016) e il bronzo (Sydney 2000) già vinti e alle partecipazioni di Barcellona (1992), Atlanta (1996) e Londra (2012). Un traguardo straordinario riservato a pochi eletti, la prima volta per un tiravolista italiani che andrebbe ad eguagliare il record del tiravolista con più partecipazioni Olimpiche, il peruviano Francisco Boza.
Il Direttore Generale e Amministratore Delegato di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, Carlo Ferlito, ha espresso il suo entusiasmo per la conclusione di questo anno di competizioni: “Una stagione di grandi novità, sia nel campo sportivo che nel campo istituzionale: il primo anno a pieno regime dopo il Covid e il primo con Luciano Rossi come Presidente di ISSF. Le competizioni sono sempre il vertice e l’indicatore del movimento del tiro che in tutto il mondo si è dimostrato in grande salute e fermento: questo, come azienda, non può che farci piacere visti i nostri costanti investimenti per far crescere questo settore. È bello vedere che gli sforzi siano ripagati. Siamo molto soddisfatti dei risultati dei nostri atleti e del numero di carte olimpiche che hanno assicurato ai loro Paesi. Esprimo gratitudine per il grande lavoro dei tecnici, per l’impegno in pedana di ragazze e ragazzi e per il sistema Beretta che ha permesso di sviluppare prodotti al top delle performance sia in ambito arma che in quelli di abbigliamento, accessori e servizi. Ci sono state molte conferme, ma un pensiero particolare va a Giovanni Pellielo, che ai mondiali di Baku è riuscito a centrare l’ennesima qualificazione olimpica per l’Italia: complimenti al team FITAV e al coach Marco Conti per il risultato ottenuto. Una grande soddisfazione viene anche da quelle qualificazioni olimpiche italiane che sono state conquistate con la nuova piattaforma SL2: un’arma che già al suo esordio si sta dimostrando vincente coronando anni di ricerca e sviluppo all’interno dell’azienda. Non siamo ancora a Parigi, c’è ancora del lavoro da fare: continuiamo a mantenere alti l’attenzione e il supporto ai nostri atleti con nuovi prodotti e quei dettagli, i margini vincenti, che fanno la differenza per rompere un piattello in più. Parallelamente alle discipline olimpiche, continuiamo il nostro costante supporto negli altri sport del tiro, sia amatoriali che professionali, come lo Sporting e il Tiro Dinamico, per accompagnare i successi dei nostri atleti anche in quelle discipline”.