Il comune di Terni si sta riattivando sul fronte della ormai annosa questione del Museo internazionale delle armi leggere, la struttura adiacente al Polo di mantenimento delle armi leggere (ex fabbrica d’armi di Terni) che dovrebbe andare a contenere, e presentare al pubblico, la raccolta tecnica del Polo, che è una delle più importanti d’Europa e probabilmente del mondo.
Due sono le sfide da affrontare: la prima, definire finalmente il passaggio della struttura dal demanio a comune: quest’ultimo infatti l’aveva acquista alcuni anni or sono, ma poi finì sotto sequestro per via di una vicenda giudiziaria. Adesso c’è stato il dissequestro e, di conseguenza, occorre aggiornare definitivamente il trasferimento di proprietà. L’assessore comunale al patrimonio, Orlando Masselli, ha annunciato in conclusione di un sopralluogo effettuato dalla seconda commissione consiliare che saranno riattivate le interlocuzioni verso quella direzione.
Il secondo problema, di non semplice soluzione, sarà reperire i 10 milioni di euro necessari per adeguare la struttura per quello che sarà il suo scopo, la sua destinazione.
“Registriamo con favore l’interessamento del Comune”, ha spiegato il colonnello Benigno Riso, presidente dell’associazione Museo internazionale armi leggere di Terni, “nella speranza che la soluzione arrivi il prima possibile”. “Grazie al lavoro dei tecnici comunali e dopo il sopralluogo con la commissione”, ha dichiarato Lucia Dominici, consigliere comunale di Forza Italia, “finalmente la vicenda è più chiara. Non si discute sul fatto che il museo potrebbe diventare una delle attrazioni turistiche più rilevanti del nostro territorio, se pensato anche a sistema con il turismo della cascata delle Marmore. La strada tuttavia è ancora lunga e ci scontriamo con un decennio di immobilismo che sicuramente non ha fatto bene alla causa”.