Tiro a segno e tiro con l’arco insieme

Per la prima volta, le nazionali olimpiche Uits e Fitarco s’incontrano per un innovativo raduno interdisciplinare. Da oggi a domenica al Tsn di Bologna

Dal 25 al 28 ottobre a Bologna, al Tiro a segno nazionale di via Agucchi le nazionali olimpiche Uits e Fitarco si incontreranno per un raduno interdisciplinare assolutamente innovativo. La prima edizione di “Sharing the future” (“Condividere il futuro”, questo il nome scelto per l’iniziativa) ha come obiettivo un approfondimento a 360 gradi delle conoscenze comuni tra atleti e tecnici delle due federazioni: informazioni sui materiali, sulla preparazione psicologica e su quella atletica, con l’intento di ottenere elementi utili per migliorare e gestire le prestazioni di alto livello agonistico e intraprendere un percorso che sia il più fruttuoso possibile in vista delle qualificazioni per i Giochi olimpici di Tokyo 2020.
A portare avanti questo rivoluzionario progetto di scambio interdisciplinare saranno i due direttori sportivi delle nazionali Uits e Fitarco, Valentina Turisini e Marco Berruto che, insieme al campione olimpico Niccolò Campriani, hanno ideato e promosso questa collaborazione sperimentale tra due federazioni che hanno come denominatore comune la necessità di migliorare la tecnica di tiro a partire dalla concentrazione e dalla respirazione.
Ma Uits e Fitarco non sono le uniche federazioni coinvolte in questo progetto: al raduno sarà presente anche il medico e campione mondiale di apnea, Mike Maric (Fipsas, Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) ed è previsto l’intervento dello psicologo della prestazione Giuseppe Vercelli, entrato a far parte nel corso della stagione dello staff tecnico della Fitarco.
Il programma della tre giorni bolognese prevede un approfondito scambio di informazioni relativo alle specificità delle due discipline olimpiche, che presentano diversi tratti comuni che saranno analizzati con i membri dello staff tecnico, fino ad arrivare a un vero e proprio scambio pratico con i rispettivi “attrezzi del mestiere”: arco e frecce ai tiratori Uits, carabina e pistola agli arcieri Fitarco.
Il raduno è cominciato oggi; domani, le due nazionali si dedicheranno ai propri allenamenti individuali e all’osservazione reciproca. Nel pomeriggio è prevista una seduta plenaria congiunta con i tecnici. Sabato si entrerà nel vivo con gli allenamenti individuali in condizioni di stress e l’intervento di Mike Maric sulla respirazione.
«Abbiamo subito condiviso con entusiasmo il progetto che ha sviluppato il nostro campione olimpico Niccolò Campriani», ha spiegato il direttore sportivo della squadra azzurra di Tiro a segno, Valentina Turisini. «Siamo orgogliosi di essere le prime federazioni che sperimentano questa formula. Ci troviamo proprio all’inizio della stagione agonistica per cui possiamo cercare nuove sinergie: è un raduno che rappresenta non soltanto un momento di confronto, ma anche un modo per aprire la mente ai nostri atleti e ai nostri tecnici. Questo perché tutti gli sport considerati un po’ di nicchia soffrono in parte la sindrome di essere unici: gli atleti credono di dover affrontare nella loro carriera difficoltà specifiche, peculiari alla loro disciplina e questo è un limite che li fa sentire isolati nelle loro esperienze. Noi siamo convinti che proprio grazie al confronto con altri sport e con atleti di alto livello emergerà la coscienza che le difficoltà, le emozioni e le soluzioni sono comuni e possono essere condivise. Sarà un percorso che, nelle nostre aspettative, porterà gli atleti più giovani a una maggiore consapevolezza di quello che stanno facendo e permetterà a tutti gli attori coinvolti nel progetto di aprirsi a nuovi stimoli, idee e metodologie di apprendimento».
«In vista dei Mondiali in Olanda dove abbiamo l’obiettivo di ottenere i tre pass al maschile e i tre al femminile per i Giochi di Tokyo 2020», ha detto il direttore tecnico Fitarco, Mauro Berruto, «già all’interno del nostro programma di lavoro faremo riferimento a un’alternativa come luogo di allenamento. Abbiamo deciso di allenarci anche nel Centro olimpico di Formia, che permette condizioni ideali in un certo periodo dell’anno per tirare all’aperto e per creare una contaminazione tra i nostri arcieri e atleti di altre discipline. L’esperimento di Bologna va nella stessa direzione. L’idea di Sharing the future che ho sviluppato nel corso dell’estate con Niccolò Campriani, uno degli atleti che più stimo nel panorama sportivo italiano, è diventata realtà grazie anche a Valentina Turisini che ha sostenuto il progetto. Vivremo tre giorni molto interessanti, subito dopo il ritiro di Formia; condivideremo con gli atleti del Tiro a segno informazioni sui materiali, sulla parte psicologica e sull’allenamento fisico. È difficile dare un significato tecnico preciso a questo esperimento, ma è una delle qualità che i nostri atleti devono sempre allenare: la curiosità di conoscere, sperimentare e mettersi di fronte a stimoli e suggestioni diverse. Credo sarà un bell’esperimento di avanguardia per lo sport italiano».

I convocati Uits: Marco De Nicolo, Riccardo Armiraglio, Lorenzo Bacci, Giuseppe Pio Capano, Marco Suppini, Alessandra Luciani, Martina Ziviani, Petra Zublasing, Dario Di Martino, Paolo Monna, Alessio Torracchi.
Staff tecnico: Valentina Turisini, direttore tecnico; Roberto Di Donna, tecnico pistola; Alfonso Ricci, tecnico carabina.

I convocati Fitarco: Marco Galiazzo, David Pasqualucci, Mauro Nespoli, Amedeo Tonelli.
Tatiana Andreoli, Lucilla Boari, Vanessa Landi, Tanya Giaccheri.
Staff tecnico: Mauro Berruto, direttore tecnico; Matteo Bisiani, Ilario Di Buò, Natalia Valeeva, Wietse van Alten, tecnici; Jacopo Cimmarrusti, preparatore atletico.