L'azzurro riesce a salire sul podio garantendo alla pattuglia italiana una carta olimpica per Tokyo 2020. Lo statunitense vince l'oro ed eguaglia il record del mondo
Al Mondiale sudcoreano, Skeet fa rima con Stati Uniti. E così dopo la tripletta al femminile, arriva il successo di Vincent Hancock. Lo statunitense si è reso autore di una finale strepitosa sbriciolando 59 dei 60 piattelli a disposizione, eguagliando il record del mondo e mettendosi al collo il meritato oro, che nella sua carriera diventa il quarto iridato (2005, 2009, 2015), a cui fanno eco pure i due titoli olimpici (2008, 2012). Alle sue spalle, con una rimonta strepitosa, si è piazzato Erik Watndal: il norvegese, argento agli Europei di Leobersdorf soltanto qualche mese fa, ha cavalcato l'onda lunga del suo stato di forma, chiudendo a quota 55/60. Il bronzo, invece, se l'è accaparrato il nostro Riccardo Filippelli (46): monumentale l'azzurro nella prima parte della finale, quella che gli ha garantito di essere fra i primi quattro per guadagnare la card olimpica, in vista dei Giochi di Tokyo 2020, poi bravo e anche un po' fortunato nel testa a testa col francese Emmanuel Petit per andare a occupare l'ultimo gradino del podio, visto che il 37-37 a cui erano arrivati a pari merito dopo quaranta piattelli è stato risolto a favore di Filippelli grazie alla migliore posizione ottenuta in qualifica.
Il campione del mondo uscente Gabriele Rossetti e Tammaro Cassandro hanno chiuso, rispettivamente, in decima e cinquantaduesima posizione: un peccato per il toscano che non è riuscito ad accedere alle finali dopo un maxi shoot-off che l'ha visto purtroppo perdente.
Da ricordare la gara femminile juniores: la vittoria è andata alla cinese Yufei Che, mentre Giada Longhi si è piazzata 24esima.
I Mondiali sono ufficialmente terminati.
Foto: ISSF