Molti dei Paesi del Commonwealth si sono opposti a questa decisione, prima fra tutti l’Australia che nell’ultima edizione di Glasgow 2014 ha vinto ben sei medaglie d’oro (delle 49 totali) proprio nelle discipline del tiro, conquistando il secondo posto nel medagliere dietro l’Inghilterra, con ben 132 medaglie complessive.
Shooting Australia, la federazione di tiro australiana, ha annunciato che darà il via, insieme con la Issf (International shooting sport federation), a una campagna per ottenere il reintegro del tiro fra le discipline di Birmingham 2020.
A questo proposito si sono espresse anche due note tiratrici del Trap australiano, entrambe componenti del Beretta team, Catherine Skinner e Laetisha Scanlan. La Skinner (nella foto in basso) si è detta piuttosto delusa, sospettando che la decisione sia volta a eliminare per sempre il tiro, una delle prime discipline presenti, dai Giochi. «Il Regno Unito ha una legislazione molto restrittiva in tema di armi» – ha dichiarato la Skinner – «perciò non sono molto sorpresa ma resto estremamente contrariata».
Dello stesso parere anche Laetisha Scanlan (nella foto sopra), vincitrice dell’oro nel Trap femminile nel corso dell’ultima edizione, che ha dichiarato «È assurdo che proprio in un paese dove questo sport è fiorente (l’Inghilterra ndr) si sia presa la decisione di escluderlo dai Giochi».