L’associazione guardie riunite d’Italia (Agri) manifesta a Montecitorio sui problemi della categoria. Il parlamentare Gianni Tonelli promette attenzione
L’Associazione guardie riunite d’Italia (Agri) ha oggi manifestato presso piazza Montecitorio a Roma, le problematiche della categoria delle guardie giurate italiane. La protesta è stato un segno tangibile del valore e della forza dell'unione: Agri ha voluto dare un chiaro segnale nel giorno in cui è stato affrontato in parlamento il disegno di legge sulle modifiche del codice penale sulla legittima difesa e per cui la categoria delle guardie giurate è quella più esposta e interessata. I vertici associativi, provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno portato avanti importanti interazioni, sia in ambito politico che sociale, nell'unico interesse dello sviluppo del settore.
Il movimento politico della Lega di Salvini ha riconfermato il suo interesse verso le problematiche sollevate da Agri: il deputato Gianni Tonelli, membro della 1^commissione affari costituzionali e, precedentemente il sottosegretario Nicola Molteni e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, si sono detti disponibili a definire un percorso legislativo nell'unico interesse della sicurezza dei cittadini. Così come già stabilito con la segreteria del ministero e anche la commissione sicurezza, inizierà un confronto con le guardie giurate, uniche detentrici del sapere professionale e validi suggeritori, cosi come gli agenti e funzionari delle forze dell'ordine, dei necessari interventi istituzionali. Questa mattina sono state affrontate altre questioni interne, inerenti la sede associativa, i piani formativi e il ricollocamento delle guardie giurate tesserate ormai espulse dal ciclo produttivo.
l direttore tecnico di Agri, Pierpaolo Esposito ha esposto le difficoltà della categoria: concorrenza sleale e dumping economico e sociale, abusivismo e illegalità sommersa che contraggono il settore di riferimento con forti ripercussioni sui diritti dei lavoratori, sulla loro occupazione, nonché comportano la perdita della qualità dei servizi di sicurezza privata e la legittima libertà dei consumatori; il problema dell'incompleta normativa sulla sicurezza complementare che dovrebbe prevedere l’impiego delle stesse guardie giurate, secondo modalità che potranno essere previste dagli organi pubblici.
Ecco la risposta di Tonelli: “La mia presenza in parlamento certifica che da parte della Lega e di Matteo Salvini vi è una particolare attenzione verso il mondo della sicurezza e dei suoi operatori. Quando ho ricevuto la richiesta di candidarmi per la Lega di Salvini, ho accettato ritenendo, rispetto ad altre proposte ricevute in passato, che la proposta fosse realmente genuina, in grado di dare suggerimenti e spunti positivi nel contesto della sicurezza. E chi può apportare migliorie? Se non chi proviene e chi conosce unicamente e tecnicamente il lavoro e la condizione degli operatori generali. La legittima difesa riguarda tutte le forze di polizia: si parla di domicilio personale e professionale, dove agiscono sia le forze di polizia ma anche voi guardie particolari giurate, in maniera più specifica nella strada e sui domicili professionali, ed è quindi chiarissima l’idea di quello che deve essere il bene e il male e su chi deve ricadere la sfera di negatività, ossia su chi decide deliberatamente di realizzare un disegno criminoso e non sul cittadino o sull’operatore di polizia o sulle guardie giurate che difendono la proprietà. È anche chiaro che ci sono tutta una serie di questioni che vanno affrontate e che sono state descritte in una interpellanza parlamentare nei mesi scorsi che allarga le tematiche, anche sulla parte contrattuale delle guardie giurate, in contrapposizione alle richieste delle associazioni datoriali che spingono eccessivamente sull’utilizzo delle ore di lavoro e che sottopongono gli operatori a stress incompatibile con chi deve fornire sicurezza e chi può fare uso delle armi. Avevo stimolato un tavolo con il governo per affrontare la composizione delle differenze tra la categoria e le associazioni dei datori di lavoro. Io adesso mi leggerò attentamente lo studio Agri sulla prevenzione e protezione in materia di vigilanza privata, ne discuterò con il nostro capo-gruppo. C’è da dire che c’è un’altissima attenzione nella Lega e in Salvini, da parte di tutta l’Italia e anche oltre Alpe, tant’è che guardano a noi come quel sassolino in grado di bloccare un intero sistema e tutti hanno aspettative che noi abbiamo calendarizzato con la convinzione che governeremo non solo per un’intera legislazione, ma per almeno quindici anni. Sulla questione sollevata da Agri ci sentiremo presto: il sottosegretario Molteni mi ha esortato a incontrarvi e quindi adesso vedremo sul da farsi, anche perché, in generale, esiste un mondo che ha dei pregiudizi di carattere ideologico verso coloro che portano una divisa, alimentando il partito dell’anti-polizia e degli allergici alle divise. Sembra che la dignità, non solo professionale ma addirittura umana, di chi indossa una divisa, debba essere un qualcosa di menomante, mentre invece dovrebbe essere un qualcosa di nobilitante in un Paese normale. Ho presentato l’altra settimana un disegno di legge che prevede di inserire su tutte le divise e in ogni cella di sicurezza una telecamera, questo vuol dimostrare l’anormalità del nostro sistema, perché questi strumenti di garanzia li dovrebbero richiedere chi viene in contatto con la forza pubblica e, nel momento in cui lo richiedono gli stessi operatori di polizia o di sicurezza, invece, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona nel sistema e che lo Stato abbandona al proprio destino i suoi servitori. A proposito, ho postato un video che ha raggiunto in poco tempo un milione e mezzo di visualizzazioni dove un poverino qui a Roma ha sfondato una parete in cartongesso con la testa, a dimostrazione che le forze di sicurezza lavorano con l’altra metà del cielo negativo. Gli operatori della sicurezza devono essere tutelati e sostenuti. L’intervento dello Stato diventa sempre più complesso, quindi è chiaro che in via surrogata, lo stato deve consentire ai singoli cittadini, che vengono aggrediti di difendersi, o di delegare, in questo caso a voi guardie giurate, la tutela della propria sicurezza o dell’incolumità del proprio patrimonio. Sono consapevole che le guardie particolari giurate svolgono un importante ruolo sociale e non soltanto di notte, tant’è vero che io a Imola, in una strada che fa un circuito chiuso, quasi ad anello, mi ero fatto promotore di un servizio di vigilanza privata per la sicurezza di tutte le famiglie che vi abitano, sostenendo e dividendo le spese, anche se non è andato in porto il progetto è bene dire che, anche se è una battuta, che le persone spendono due o tremila euro l’anno per fumare e non spendano invece una somma pari o inferiore per garantire la propria sicurezza. Chiaramente non possiamo pensare che la funzione pubblica e quindi le forze di polizia facciano lo stesso, anche perché dovremmo quintuplicare o decuplicare gli organici e sostenere questi costi con l’erario. Il problema vero è che quando fai questo mestiere devi essere tutelato. Ci sentiremo per tradurre, sia in maniera amministrativa sia normativa, le istanze descritte da Agri”.