Il presidente del Tsn di Roma smentisce alcune delle gravi dichiarazioni pubblicate dal Corriere della Sera e si difende dagli attacchi di Attilio Fanini
Il presidente del Tsn di Roma interviene per chiarire le sue dichiarazioni al Corriere della Sera, evidentemente travisate. Noi le abbiamo riferite e non abbiamo notizia di sua smentita e richieste di rettifica. Quello che è certo è che abbiamo registrazione di una nostra richiesta di chiarimento inviata prima della pubblicazione del nostro commento, alla quale ha dato seguito solo adesso. Il Tsn di Roma era stato già al centro di un'indagine giornalistica sul rilascio del Diploma di maneggio anche da parte della trasmissione Presa diretta di Rai3.
Ecco quanto ci ha scritto Carlo Mantegazza ancora contrattaccando, soprattutto nei confronti di Attilio Fanini. Sulle questioni personali e "politiche" non ci esprimiamo, considerando però che gli articoli del Corriere sono altamente lesivi dell'immagine del tiro italiano, del Tsn e dell'intero mondo degli appassionati che non necessariamente si allenano al tiro nelle strutture del Tsn, seppure costretti a richiedervi il Diploma al maneggio prescritto dalla legge.
"Sono costretto ad intervenire in una dinamica che indipendentemente dalla mia volontà ha generato affermazioni e giudizi affrettati e mai verificati direttamente con l'interessato. La vostra rivista e il signor Fanini prima di ledere la mia immagine con affermazioni affrettate avrebbero dovuto fare azioni preventive verificando se quanto pubblicato sul Corriere della Sera corrispondeva esattamente alle mie reali dichiarazioni.
Confermo e ribadisco il mio pensiero mal interpretato che consiglierei a mio figlio neo patentato di non mettersi in viaggio sull'autostrada senza aver fatto ulteriore pratica di guida e questo principio vale anche per i neo diplomati armati, smentisco di aver messo in discussione l'operato delle sezioni del Tsn né tantomeno le norme emanate dall'Uits attraverso il Manifesto, smentisco di di aver pronunciato la parola Texas ma bensì la città di Chicago e riferendomi al contenuto del servizio sulle armi effettuato dalla trasmissione televisiva "Presa Diretta".
Aggiungo che le dichiarazioni del signor Fanini così attente all'immagine del Tiro a Segno provengono da un nostro ex collega condannato a due anni di sospensione dalle attività sociali del Tsn per aver fatto dichiarazioni lesive nei confronti dell'Uits, il cui pulpito, quindi, scricchiola un po'. Trovo, inoltre, inopportuno che Fanini definisca "meandri politici" i luoghi e le figure istituzionali di riferimento del Commissario Uits.
È stato un attacco personale di Fanini alla mia persona, per la mia vicinanza all'Uits e a chi la rappresenta, e per non essere salito sul treno di chi come lui alle ultime elezioni la voleva distruggere. Per la cronaca, Fanini nel momento in cui scriveva a voi già aveva ricevuto da me mail di chiarimento. Per "buona fede" non l'ha menzionata né tenuto in considerazione nelle sue dichiarazioni a voi inviate? Vi ringrazio se vorrete dare spazio alla mia replica per la quale, in questo caso, non vi occorreranno verifiche di attendibilità.
Viva il tiro a segno, Carlo Mantegazza"