In risposta alle operazioni militari avviate dalla Russia nei confronti dell’Ucraina, il Paese ha dichiarato la legge marziale e, tra i provvedimenti che sono stati approvati, c’è anche quello relativo al fatto che i cittadini siano autorizzati al porto delle armi di loro proprietà, per difendersi dall’invasione russa: provvedimento che era al vaglio del Parlamento già da alcuni giorni. Secondo quanto riferito da fonti locali (anche di polizia), di fronte alle armerie delle principali città si stanno formando code di persone in procinto di acquistare fucili, carabine e pistole. I commenti di alcune di queste persone, intervistate dalla stampa locale e internazionale, sono in verità piuttosto variegati sulle ragioni che stanno spingendo all’acquisto: c’è chi conferma l’intenzione di munirsi di strumenti con i quali combattere l’invasione russa e chi, invece, motiva la propria scelta con la necessità di difendere la propria casa e i propri averi dall’azione di sciacalli, nel caso in cui si verifichi il collasso dell’autorità locale e nazionale di pubblica sicurezza. In realtà il governo stesso sta cercando in questi giorni di distribuire armi ai gruppi di autodifesa locali composti da cittadini e veterani, ma sembra che il processo stia andando a rilento a causa di lungaggini burocratiche. Sulla questione è stato anche intervistato l’ex ministro della Difesa ucraino, Andriy Zagorodnyuk, il quale ha dichiarato: “i cittadini non stanno prendendo d’assalto le stazioni di servizio o i negozi di generi di prima necessità, ma stanno comprando armi per proteggersi. È un buon segno, dimostra che il Paese non ha paura ed è pronto a combattere, se necessario”.