Un marchio di qualità per le lame di Maniago

La consapevolezza della qualità, come risorsa fondamentale per la visibilità e la spendibilità del prodotto coltello sul mercato nazionale e internazionale, ha posto le basi per la costruzione del “Marchio di qualità del distretto di Maniago”. È “Qm” la sigla scelta per contraddistinguere la produzione di forbici, coltelli e cavatappi del Distretto del coltello che fa capo a 9 comuni del Pordenonese, con Maniago, cittadina capoluogo di mandamento della pedemo… [

] La consapevolezza della qualità, come risorsa fondamentale per la visibilità e la spendibilità del prodotto coltello sul mercato nazionale e internazionale, ha posto le basi per la costruzione del “Marchio di qualità del distretto di Maniago”. È “Qm” la sigla scelta per contraddistinguere la produzione di forbici, coltelli e cavatappi del Distretto del coltello che fa capo a 9 comuni del Pordenonese, con Maniago, cittadina capoluogo di mandamento della pedemontana pordenonese. “Qm” sta appunto per “Qualità Maniago”, marchio voluto dal Distretto per affiancare quello individuale delle imprese con l’obiettivo di caratterizzare i prodotti di quest’area sui mercati. Un comparto, quello di Maniago, di storia e tradizione pluricentenarie. Si tratta di circa 150 aziende, la gran parte a carattere artigianale, per un potenziale occupazionale che supera le 2 mila unità. L’export costituisce una quota rilevante del giro di affari delle aziende del Distretto: 36 milioni di euro secondo il Monitor sui distretti, elaborato da Banca Intesa, su un fatturato globale di circa 80 milioni di euro. Un percorso iniziato quattro anni fa, quello che ha portato al Marchio di Qualità, che ha visto collaborare i comuni della zona con l’ Università di Udine, le associazioni di categoria, Montagna Leader (Gruppo di azione locale che riunisce in un consorzio associazioni di categoria, enti locali, associazioni, soggetti economici) e la società di consulenza Quasar, incaricata del coordinamento dell’iniziativa. Un progetto che nasce fissando standard e requisiti qualitativi che accomunino le imprese desiderose di crescere e farsi conoscere nel mondo. Un segnale importante, una coesione che è sinonimo di fiducia e attendibilità, corretto da un metodo graduale ma rigoroso per raggiungere l’autocertificazione, la certificazione e il Marchio di Qualità. Il comparto della lama produce per un mercato di nicchia ed è quindi importante la specializzazione della produzione attraverso l’utilizzo di materiali innovativi e del design, che saranno uniti ad una forte e concentrata comunicazione della qualità dei prodotti attraverso, appunto, il Marchio collettivo. Sono 27 le aziende che hanno aderito al Marchio e 15 di queste hanno già completato l’istruttoria di verifica di rispondenza ai requisiti. Ecco l’elenco di tutte le aziende aderenti: A.E.Coltellerie, Alexander, Ausonia – Nanutti Beltrame, Cimarosti Romeo, Coltellerie Del Ben Luciano, Coltellerie Lepre, Coltellerie Maber, Coltellerie Maserin, Coltellerie Tecnocut, Consorzio coltellinai Maniago, Euroblades, F.lli Beltrame F&c, Fantoni, Farfalli, Fbc di Frati Giuliano, Fratelli Antonini fu Giulio, Fratelli Olivetto, Fratelli Patrizio & C., Lion Steel, Mac, Mercury di Del Ben F. & S., Mondinox di O. Di Bon, Oreste Frati, Pietro Rosa Due buoi, Siega Giovanni & figli, Sta.For. di Gaspardo Luigino, Wictor.