Per la ripresa dell’attività sportiva, la Federazione italiana del Tiro dinamico ha proposto al Coni e al ministero gli opportuni protocolli di comportamento per il contenimento del rischio Covid-19
Tra i temi oggetto della diretta Facebook in onda alle 11,30 di oggi, c’è anche quello, complesso e delicato, della ripresa dell’attività sportiva del Tiro dinamico dopo il blocco totale per l’emergenza Coronavirus. La Fitds a questo proposito ha diffuso un comunicato, nel quale ha evidenziato i passaggi svolti finora per la definizione del protocollo per il contenimento del rischio Covid19, consentendo al contempo lo svolgimento delle normali attività:
“Lo scorso 16 aprile il Coni ha richiesto a tutte le Federazioni la compilazione di un questionario sull’analisi dei fattori di rischio nelle diverse discipline sportive finalizzato all’acquisizione delle informazioni necessarie per dialogare con le Istituzioni competenti e permettere la ripresa delle attività di allenamento e gare. Il questionario richiedeva informazioni dettagliate su quattro aspetti: (i) Sito sportivo, (ii) Sito di allenamento, (iii) Sito di gara/evento e (iv) Evento Pubblico. Il Gruppo di Lavoro creato ad ottobre 2018 dal Commissario Straordinario, dott. Paolo Sesti, per la gestione commissariale della Fitds (costituito dal segretario generale, Roberto Santucci, e dal vice presidente Eugenio Fasulo e dai consiglieri Guido Matteini e Fabrizio Pesce) ha evidenziato che: il nostro sport si pratica in impianti che vengono utilizzati sia per l’allenamento che per l’attività agonistica; il rapporto con il pubblico è di fatto inesistente e limitato alla presenza di qualche accompagnatore che non segue da vicino il tiratore durante lo svolgimento dell’attività sia di allenamento che di gara; pertanto, considerando la specificità del nostro sport, degli impianti utilizzati e nell’ottica di una possibile ripresa dell’attività sportiva, il Gruppo di Lavoro non ha soltanto compilato il formulario richiesto dal Coni ma ha anche delineato, con la collaborazione anche di un pool di medici esperti, due diversi “protocolli di comportamento” per l’attività di allenamento e la gestione delle manifestazioni sportive organizzate sotto l’egida federale. Il Tiro dinamico sportivo è infatti uno sport individuale che non ha particolari problematiche legate al pubblico spettatore; le principali norme di sicurezza, da sempre in vigore, prevedono un concetto della distanza che sono assolutamente compatibili con le prescrizioni dettate dall’Istituto superiore di sanità e volte al contenimento della diffusione del Covid-19. Anche l’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili (Anpam) è stata resa edotta delle nostre iniziative. Ieri (22 aprile) abbiamo partecipato ad una teleconferenza indetta dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport, on. Vicenzo Spadafora e riservata alle problematiche di tutte le Dsa durante la quale sono state approfondite una serie di problematiche sia di carattere gestionale di tutte le Società sportive che di un possibile riavvio dell’attività tenuto conto della situazione sanitaria. Analoga teleconferenza è stata già programmata per il 29 aprile dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, con tutte le Dsa per esaminare le varie problematiche legate all’emergenza Covid19″.