L’iniziativa è stata lanciata dalla Fisat e Armi e Tiro, oltre a fornire il proprio appoggio, l’ospiterà all’interno del proprio stand alla fiera Exa di Brescia, dando così la possibilità a tutti gli appassionati d’armi di firmare (altrimenti sono allegati i moduli per l’adesione singola “classactionfisat_adesionesingolo.pdf” e collettiva “classactionfisat_adesionecollettivo.pdf”). Il motivo del contendere è l’interpretazione che il ministero dell’Interno dà, da alcuni mesi a questa parte, sui calibri utilizzabili per la caccia: il ministero, infatti, sta cercando di sconfessare in modo occulto la nota circolare del 1997 che stabilisce con precisione quali siano i calibri ammessi a caccia, con la conseguenza di trasformare, dall’oggi al domani, armi considerate da caccia in armi comuni.
Un vero e proprio colpo di coda sotterraneo che cerca di sconfessare l’interpretazione ventennale, ufficiale e vincolante della norma, evidentemente volta a ridurre la disponibilità di armi dei cittadini stabilita dalla legge, che ottiene il solo risultato di creare una nuova categoria di delinquenti, quella dei cittadini che posseggono armi da caccia… non più da caccia!
Quando il potere non ascolta – e soprattutto non vuole rispettare la legge – non vi è altro mezzo che portarlo in tribunale: ci viene in soccorso la Class action, una forma di azione giudiziaria collettiva molto spesso usata negli Stati Uniti dalla Second amendment foundation per respingere le istanze dei funzionari anti-armi, che da quest’anno è disponibile anche in Italia.
Sempre in merito alla tutela collettiva, il passo successivo è quello di associarci in forma transnazionale per spingere tutti insieme in sede europea e internazionale (Ue e Onu) e cercare di contrastare le sempre più forti spinte anti-armi. Lo ha capito per prima Second amendment foundation che ha fondato Iapcar (International association for civilian arms rights), che ha già preso sotto il proprio ombrello Fisat (prima ad aderire delle associazioni internazionali), due associazioni canadesi e, in Europa, tedeschi, norvegesi, austriaci e greci. La prima grande occasione sarà a Exa, dove gli appassionati potranno incontrare, allo stand di Armi e Tiro, Alan Gottlieb e Julianne Versnel di Second amendment foundation insieme all’avvocato Silvia Gentile di Fisat, per fare loro domande su cosa stiano facendo per proteggere il sacrosanto diritto di possedere armi in modo legale e responsabile.
Ci vediamo a Exa, primo avamposto della linea del fronte: presso lo stand di Armi e Tiro (Padiglione 1, stand A02) sarà presentato il materiale sull’attività della Fisat e sulla Class action sui calibri da caccia e altre in preparazione. Per conoscere meglio cos’è la Class action sui calibri da caccia, cliccate sul primo allegato “Class action.pdf” qui sotto.
Per informazioni: www.fisat.us.