I bump stock sono vietati e restano vietati negli Stati Uniti: lo ha stabilito la corte suprema in una recente pronuncia. Parliamo di quelle calciature che, per mezzo di un sistema telescopico, consentono di trasformare una carabina semiautomatica in automatica, senza modifiche al sistema di scatto. Considerati legali per molti anni, sono stati messi al bando sotto l’amministrazione Trump, nel 2019, in seguito alla strage perpetrata da un folle a Las Vegas, nel corso della quale aveva per l’appunto fatto uso di armi modificate con bump stock. La corte suprema statunitense ha posto la parola fine sulla questione, dichiarando inammissibile due distinti ricorsi presentati da un cittadino dell’Utah e da un gruppo di associazioni pro-armi. I ricorrenti contestavano la validità del divieto dei bump stock, affermando che l’agenzia federale che l’aveva disposto tramite una interpretazione più restrittiva del Gun control act del 1968, cioè l’Atf (Bureau of alcohol, tobacco and firearms), non avesse l’autorità per farlo, in quanto non soggetto al sindacato politico da parte dei cittadini sul suo operato.
La Corte suprema ha dichiarato inammissibile i ricorsi, confermando quindi l’attuale divieto di commercializzazione dei Bump stock. Questo nonostante la composizione della corte sia sensibilmente sbilanciata a favore di posizioni conservatrici, tra le quali ovviamente figura la difesa del secondo emendamento della costituzione.