Le uniformi Acu in dotazione all’esercito degli Stati Uniti d’America, mimetizzate secondo lo schema “universale” Ucp, stanno causando un vero e proprio scandalo presso l’opinione pubblica americana. Adottata nel 2005, questa combinazione mimetica rappresentò una vera rivoluzione, in quanto proposta come soluzione unica per qualsiasi tipo di terreno. In teoria, quindi, questa mimetica avrebbe dovuto costituire una soluzione efficace ed economica. Peccato che oggi, dopo appena otto anni dall’adozione e cinque miliardi di dollari spesi, si stia dimostrando né efficace, né economica. In pratica, lo schema mimetico che avrebbe dovuto consentire al soldato americano di confondersi efficacemente su qualsiasi sfondo, in realtà non sembra avere la necessaria efficacia su nessuno sfondo operativo finora incontrato, con la conseguenza che i soldati spiccano come mosche su un divano di pelle bianca. Inoltre, il tessuto impiegato per la mimetica, che a parole dovrebbe essere anti-strappo, in realtà sembra sia soggetto proprio agli strappi, in particolare nella zona inguinale. A questo difetto si è ovviato solo dopo due anni, modificando le cuciture (su un milione di uniformi!). A questo punto, il Pentagono sembra che abbia deciso di dire basta e di valutare una nuova uniforme, con una mimetizzazione più efficace (costo previsto, altri 4 miliardi di dollari).
Se l’esercito piange, marina e aviazione non ridono: i piloti, infatti, sono stati dotati a partire dal 2005 di una combinazione mimetica su sfondo blu (buona forse per mimetizzarsi sul pianeta Pandora, ha commentato ironicamente l’Atlantic), che solo dopo due anni di lamentele è stata sostituita con colori più “normali”. Anche l’uniforme della marina, adottata nel 2009, ha uno schema mimetico su sfondo blu, in quel caso probabilmente più azzeccato visto il contesto di impiego sul mare. Peccato solo che, all’atto pratico, si sia dimostrata altamente infiammabile, tanto da essere definita “rischiosa per la vita dei marinai”.
Gli unici a essere soddisfatti della loro mimetica sono i marines, primi (nel 2002) ad aver adottato una mimetica con schema digitale (denominata Marpat) solo dopo una rigorosa serie di test sul campo. Logica vorrebbe, a questo punto, che l’esercito adottasse direttamente la Marpat, solo che i marines si oppongono, con tanto di richiesta ufficiale per far sì che gli altri corpi non copino gli schemi di colorazione da loro sviluppati…