Il senatore Walter Verini ci riprova: anche in questa legislatura, come già nella precedente, ha presentato un ddl per la riforma (in senso restrittivo, ca va sans dire…) della normativa in materia di rilascio del porto d’armi. Sarebbe il terzo ddl firmato dal senatore del Pd, coadiuvato in questo caso dai colleghi di partito Franco Mirabelli, Anna Rossomando e Alfredo Bazoli. Si tratta del ddl numero 78, presentato lo scorso 13 ottobre.
Il testo del ddl non è ancora disponibile, ma dall’elenco delle materie trattate si legge che è composto da 4 articoli, tra i quali figura ancora il cavallo di battaglia del senatore, cioè quello dell’obbligo di informazione dei famigliari conviventi. Ci permettiamo una certa preoccupazione sui contenuti degli altri articoli, atteso il fatto che dal 2019 (anno di presentazione del suo primo testo), i ddl del senatore Verini non hanno brillato per equilibrio nei confronti dei legali possessori di armi né, tantomeno, per applicabilità pratica. L’auspicio è che l’esperienza abbia portato quantomeno ad affinare certi concetti…
Ovviamente, essendo al momento il Pd all’opposizione, è ben difficile che questo ddl possa avere i numeri per essere portato avanti nel proprio iter parlamentare. L’iniziativa del senatore testimonia, comunque, una ben precisa volontà politica nei confronti del settore. Settore il quale, essendo la democrazia ispirata alla logica dell’alternanza, dovrà mantenere la più assoluta vigilanza su tutte le iniziative politiche che ci riguardano.