Costantino Vespasiano, insieme a Gianfranco Mantelli, è uno dei due esclusi “eccellenti” dalla competizione elettorale per il rinnovo dei vertici dell’Unione, dopo anni di commissariamento. La commissione per la verifica poteri insediata al fine di convalidare le candidature pervenute non ha, infatti, ritenuto di ammettere alla corsa per l’elezione Mantelli e Vespasiano, in quanto ultrasessantacinquenni e, di conseguenza, in conflitto con il parere a suo tempo fornito dal collegio di garanzia del Coni.
Vespasiano tuttavia non si rassegna al ruolo di semplice spettatore di questo evento e, in una lettera inviata ai presidenti di sezione Tsn e ai rappresentanti dei gruppi sportivi militari, dei tecnici e degli atleti, annuncia battaglia.
“Era mia precisa intenzione”, scrive ai presidenti, “iniziare un giro che mi portasse a incontrare in tutte le regione un numero il più possibile ampio di tutti voi, per illustrare personalmente i singoli punti programmatici e avere quindi un aperto confronto che mi consentisse di raccogliere anche i vostri suggerimenti. Purtroppo, come vi è ben noto, da allora si sono susseguiti una serie di accadimenti che, se da un lato hanno contribuito a surriscaldare l’attesa, dall’altro hanno avuto il “merito” di rendere ancora più confuso e incerto il complesso momento storico che il nostro movimento sta attraversando”.
Vespasiano riassume quindi sia il parere fornito dal collegio di garanzia del Coni, in relazione alla cosiddetta legge Madia (che impedirebbe la candidatura ai vertici degli enti pubblici di soggetti ultrasessantacinquenni), sia il successivo parere del dipartimento della funzione pubblica, che ha inteso considerare superato il parere del Coni: “vi confesso che da questo stato di cose”, prosegue, “mi sarei aspettato che un po’ tutti avessero ben compreso che quando si affrontano determinati aspetti, delicatissimi per loro stessa natura, occorre porre la massima cautela nel non “stuzzicare” gli equilibri esistenti, in quanto gli effetti a catena che si possono generare non sono mai completamente prevedibili e gestibili e, come in questo caso, magari sono pure completamente diversi da quelli che si volevano raggiungere”.
Vespasiano sottolinea che “la commissione elettorale, con una decisione per me del tutto inaspettata e assolutamente non condivisibile, soprattutto dal punto di vita tecnico-giuridico, ha ritenuto di dover escludere la mia candidatura, con ciò stesso costringendomi a rivedere il programma della mia campagna elettorale, per la sopravvenuta esigenza di fare il punto della situazione e per mettere in atto tutte le iniziative necessarie a superare l’impasse che si era determinato e per pianificare le azioni più opportune da mettere in campo”.
Vespasiano annuncia quindi “che è mia precisa intenzione recuperare da subito il tempo mio malgrado perduto e iniziare immediatamente un serrato giro di incontri in tutte le regioni per interagire e conoscere meglio quanti di voi vorranno incontrarmi”, sottolineando che “sono assolutamente tranquillo sulla piena legittimità della mia candidatura, per come sarà certamente riconosciuto nelle sedi competenti da me tempestivamente adite”.
La partita per la presidenza Uits si preannuncia, quindi, sempre più aperta e battagliera.