Interviene nel dibattito Federcaccia Lombardia: “È una richiesta del mondo agricolo”.
La caccia di notte al cinghiale con fari e visori notturni e i capi ad alta visibilità per le guardie volontarie, due proposte che saranno discusse in Consiglio Regionale in Lombardia, hanno determinato polemiche contro il mondo venatorio e anche all’interno del mondo venatorio da parte delle squadre che praticano la caccia al cinghiale in forma collettiva.
Il presidente di Federcaccia Lombardia, Lorenzo Bertacchi (nella foto), sottolinea che “l’uso di fari e di visori per la caccia di notte al cinghiale è una proposta che non viene dalle associazioni venatorie, ma è una risposta della regione alle richieste del mondo agricolo di contenere la specie e i danni, dal momento che a oggi il governo osteggia il ricorso da parte della polizia provinciale a operatori appositamente formati per le operazioni di contenimento previste dall’articolo 19 della legge nazionale”.
“Quanto all’indossare capi ad alta visibilità per noi oggi sarebbe fondamentale che fosse imposta a tutti i cacciatori vaganti per ragioni di sicurezza, e non solo ad alcuni, e dunque escludendo solo chi caccia da appostamento”, conclude Bertacchi.