Anche la Serbia entra nel novero dei Paesi che producono Medium machine gun in calibro .338 Norma magnum. In apparenza, questa mitragliatrice è sviluppata a partire dal modello M-20 calibro 7,62×51, evoluzione delle mitragliatrici multiuso M-84 a loro volta un’evoluzione della serie Pkm prodotta su licenza da Zastava dopo la fine degli anni ’70.
Quando l’azienda si approcciò all’idea di una mitragliatrice in 7,62 Nato, mantenne l’impostazione generale delle M-84 ma con modifiche sostanziali nel sistema di alimentazione: questo perché passando da una cartuccia “rimmed” come la 7,62x54R originaria per le M-84/Pkm a una “rimless” come il 7,62 Nato, nascevano alcuni problemi.
Applicato questo principio alla nuova arma con i debiti sovradimensionamenti per l’impiego del nuovo e ben più potente calibro, ecco la nuova mitragliatrice Zastava .338 Norma magnum. Questa nuova mitragliatrice mantiene la calciatura polimerica, regolabile e con appoggia spalla delle M-20, slitta Picatinny sul coperchio di alimentazione, manetta di armamento sul lato destro lunga ma ripiegabile, canna a cambio rapido e un lungo carter metallico inferiore che si prolunga sino a formare una astina anteriore, dotato di slot e tratti di Picatinny a ore 3, 6 e 9 più ovviamente, bipiede ripiegabile.
L’approccio della mitragliatrice leggera Zastava calibro 6,5 Grendel (6,5×39) appare invece differente: il fusto e il coperchio di alimentazione infatti, non sembrano adottare sistema di alimentazione tipo M-20: scompare per esempio, la leva laterale stile M-84/M-20 ed è possibile quindi che adotti un sistema di tipo “occidentale”; il lato di alimentazione inoltre, appare spostato a sinistra. Impiega inoltre il calciolo ribaltabile polimerico dei fucili modulari serbi M-19 (disponibili sia in 6,5 Grendel sia in 7,62×39), è anche questa dotata di slitta Picatinny sul coperchio, astina integrale con slot e slitta Picatinny inferiore, canna a smontaggio rapido e bipiede di tipo amovibile; si tratterebbe dunque, della prima Lmg in questo calibro.
