La Zastava presenta il nuovo fucile d’assalto Mar: basato su meccanica Ak ma con canna a smontaggio rapido e (anche) in calibro 6,5 Grendel …
In un recente salone della difesa a Belgrado, la Zastava ha mostrato un interessante assault rifle, il Mar – Modular assault rifle, in due configurazioni e in due calibri: 7,62×39 e 6,5 Grendel. In merito a questo ultimo calibro americano, la pubblicistica aziendale asserisce che è “in uso” presso l’esercito serbo. E sarebbe, anche questa, una novità.
La configurazione generale è tradizionale, come il sistema di funzionamento, derivato dai cloni Zastava Ak47/Akm: i modelli M70 e la versione modernizzata M05. Le novità però ci sono: il coperchio di culatta in lamiera stampata, adesso non è più incernierato al fusto ma è di costruzione monolitica, soluzione che consente così di impiegare una slitta Picatinny superiore ininterrotta. Nel blocco di presa dei gas di nuovo disegno, trova sistemazione una regolazione dei gas a tre posizioni e sul fusto, appena sotto e davanti alla finestra di espulsione, vi è un sistema per la sostituzione rapida della canna. In effetti, intorno agli anni Settanta o forse prima, in Yugoslavia venne sperimentato un Ak 47 con canna a cambio rapido…ma rimase allo stadio di prototipo e ben poche informazioni trapelarono da noi: erano i tempi della Guerra fredda. La calciatura inoltre, mostra un blocchetto per il suo ribaltamento e una interfaccia circolare in modo da impiegare le calciature telescopiche stile M4/Ar15.
Si tratterebbe di una significativa “controtendenza” rispetto a quanto fatto dall’esercito russo che per esempio, dopo le iniziali valutazioni sull’Ak12 che introduceva parecchie innovazioni alla cellula dell’Ak47/74, ha optato per un “ritorno al passato” scegliendo invece, una versione minimamente modernizzata.
Lo Zastava Mar in 7,62×39 appare con selettore “tradizionale” a leva lunga, mentre la versione in 6,5 Grendel utilizza una più moderna e compatta leva selettrice. Con canna di 415 millimetri (13,3 pollici), il Mar misura 880 millimetri con calcio aperto e 705 millimetri con calcio chiuso con un peso a vuoto di 3.700 grammi. L’astina paramano inferiore appare in polimeri e monta sotto un tratto di slitta Picatinny e altri due segmenti di questa, avvitati lateralmente al semi castello superiore.
Il Mar in 7,62×39 impiega i normali caricatori (in metallo o polimerici) da 30 colpi degli Ak47 mentre per il 6,5 Grendel, opta per caricatori polimerici di nuova costruzione della capacità di 20 o 30 colpi, riconoscibilissimi rispetto quelli degli Ak47 grazie alla “schiena” dritta. Entrambi mostrano in volata un vistoso compensatore a camera singola.
L’azienda sottolinea che grazie al sistema di cambio rapido della canna, il Mar offre svariate opportunità di configurazione (presumendo esistano altre lunghezze di canna disponibili…) da arma per Cqb a Dmr. Particolare e da approfondire, è la scelta dei due calibri in oggetto: il 7,62×39 certo “datato” ma sempre efficace e il 6,5 Grendel che pur con credenziali di “grande promessa”, non ha poi avuto seguito in ambito militare. L’esercito serbo, posto che adotti poi in modo ufficiale il calibro americano, sarebbe il primo a “credere” in una munizione “intermedia” e in anticipo rispetto all’Us army che da poco, invece, è ritornata a considerarlo.