Le pistole semiautomatiche sono le protagoniste di questo mese: la super prova della Beretta Apx in 9×21; il lusso della Cabot gun in .45 acp; le prime impressioni con la Sig P320, provata in .40 S&W. L'avvocato Ivan Russo e Andrea Bonzani affrontano la questione difesa personale
Il nuovo numero di Armi e Tiro è arrivato nelle edicole. Su maggio, le pistole semiautomatiche sono le vere protagoniste: per prima, la Beretta Apx calibro 9×21, che abbiamo fatto provare al fuoriclasse Ipsc, Roberto Vezzoli, e ad altri quattro tiratori di discipline diverse e neofiti, con 1.500 colpi sparati e le loro impressioni. Dalla plastica della nuova striker Beretta, al lusso della Cabot gun calibro .45 acp, un clone fuoriserie dell'azienda statunitense, ma guidata dall'italo-americano Rob Bianchin, per appassionati; per ultima, la Sig Sauer P320 mla polimerica che è stata scelta dagli americani per sostituire la mitica Beretta M9. Abbiamo potuto provarla in .40 S&W, in attesa che siano prodotti anche i primi esemplari nell'italian nine, cioè il 9×21.
A proposito di Italia, la copertina di Armi e Tiro di maggio è dedicata a un prodotto made in Italy: si tratta di una "famiglia" di carabine, e pistole, su base Ar15, camerate non soltanto per il classico .223 Rem, ma anche nei sorprendenti .458 Socom, .50 Beowulf e nell'ormai immancabile .300 blk.
Per gli appassionati della canna liscia, la versione super lusso del sovrapposto Beretta 687 e l'originale Caesar Guerini Invictus I Mspec Sporting.
Due articoli, poi, sono dedicati a uno dei temi del momento, la difesa personale: una profonda riflessione dell'avvocato Ivan Russo e una panoramica sui calibri più adatti nelle pistole con i suggerimenti del nostro esperto Andrea Bonzani.