È un vero “carro armato su ruote” il Centauro II presentato nel complesso militare della Cecchignola a Roma, di fronte ai vertici della Difesa e della Iveco – Oto Melara. La nuova versione dell’autoblindo è dotata del cannone da 120/45 mm “a basso sforzo di rinculo” (che già nel 2010 aveva sostituito il 105/52), come quello dei più moderni carri armati pesanti. L’alleggerimento della culla della torre permette una migliore blindatura, ma la velocità è ancora la prima difesa per questo ricognitore tattico. Non a caso è dotato di un motore più potente, di ultima generazione, di una nuova trasmissione e di un sistema elettronico di frenaggio e controllo. Per evitare di esporre il mitragliere in ralla al fuoco nemico, il Centauro II dispone di una torretta “Hitrole” con mitragliatrice comandata elettronicamente dall’operatore dall’interno del mezzo. Sarà interoperabile anche con i mezzi dei paesi alleati seguendo la linea del progetto di trasformazione dello strumento terrestre, denominato Forza Nec (Network-enabled capability).
Di Andrea Cionci