Dal 7 al 13 agosto all’Olimpiade di Rio ci sarà un pezzo di Italia che ha già vinto la sua medaglia d’oro. Si tratta delle armi e delle munizioni italiane utilizzate nel Tiro a volo, disciplina che vedrà impegnati 130 atleti provenienti da 55 Paesi che utilizzeranno nel 95% dei casi fucili prodotti in Italia e nell’80% anche munizioni prodotte nel nostro Paese. I Giochi olimpici brasiliani potrebbero realizzare, tra l’altro, il quarto successo totale delle armi italiane: nelle tre precedenti edizioni, infatti (Londra 2012, Pechino 2008 e Atene 2004), tutto il medagliere del Tiro a volo è stato vinto con fucili italiani, utilizzando nella maggior parte dei casi anche munizioni tricolori. Risultati simili, ovviamente, erano stati registrati anche nelle Olimpiadi precedenti, segnale di un percorso di crescita inarrestabile, che continua a regalare soddisfazioni alle aziende produttrici.
«Rio 2016 per noi è già un successo, l’ennesimo», ha dichiarato Stefano Fiocchi, presidente dell’Anpam (Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e vivili, associazione di settore aderente a Confindustria). «Pensare che il 95% degli atleti in gara nel Tiro a volo a Rio 2016 abbia scelto le nostre armi e più dell‘80% anche le munizioni ci riempie di orgoglio, ma premia anche gli sforzi che facciamo quotidianamente e da sempre. Continuiamo a essere i migliori al mondo come fornitori di attrezzature sportive di questo livello, sia perché uniamo artigianalità e altissima tecnologia sia perché abbiamo reparti dedicati che lavorano 365 giorni all’anno con gli atleti. Sappiamo fare prodotti di serie che sono di alta qualità, questa è la grande differenza rappresentata dal Made in Italy armiero sportivo e civile, apprezzato e desiderato in tutto il mondo. Ora, però, speriamo di poter terminare questa avventura anche con qualche medaglia azzurra di pregio».
LE ARMI SPORTIVE ITALIANE E LA STORIA DELLE MEDAGLIE OLIMPICHE L’eccellenza dei fucili prodotti in Italia ha un legame storico con le medaglie olimpiche del Tiro a volo, ecco alcuni dati delle vittorie nelle ultime cinque edizioni: Londra 2012: 15 medaglie su 15 sono state vinte con fucili italiani, per le munizioni 12 su 15; Pechino 2008: 15 medaglie su 15 sono state vinte con fucili italiani da atleti di 10 nazionalità diverse, per le munizioni 10 su 15; Atene 2004: 18 medaglie su 18 sono state vinte con fucili italiani da atleti di 13 nazionalità diverse, per le munizioni 14 su 18; Sidney 2000: 16 medaglie su 18 sono conquistate con fucili italiani; Atlanta 1996: 11 medaglie su 12 sono conquistate con fucili italiani.
ALCUNI DATI DEL COMPARTO ARMIERO SPORTIVO ITALIANO (Fonte: ricerca realizzata nel 2011 dall’università di Urbino Carlo Bò,. facoltà di Economia). L’Italia è il primo produttore europeo di armi sportivo-venatorie (copre circa il 60% dell’intera offerta comunitaria) ed è il più importante paese esportatore nel mondo di armi sportive, commerciali e munizioni: l’export infatti tocca il 90% della produzione, in particolare negli Usa (circa 45%). Sono pochi i settori che possono vantare una bilancia import-export con questi valori. Il settore in senso stretto (produttori e fornitori) è costituito da: 2.264 imprese, 11.358 occupati e da un valore della produzione (giro di affari) di euro 486.338.624. Il settore è costituito da imprese di dimensioni medio piccole (se si escludono un paio di realtà medio grandi per le armi e una per le munizioni), molto spesso di origine familiare. E’ un settore che si basa su una filiera che vede insieme eccellenze e tradizioni di tipo artigianale e artistico (pensiamo agli incisori) e strutture di avanguardia tecnologica.
AZIENDE ITALIANE FORNITRICI FITAV Fucili: Beretta, Perazzi, Caesar Guerini. Munizioni: Baschieri & Pellagri, Bornaghi, Cheddite, Clever, Fiocchi, Nobel sport Italia, Rc.