I militari italiani sono da tempo dispiegati a 360° nella lotta al terrorismo internazionale anche se, senza troppo clamore. Recentemente si sono concluse due importanti missioni addestrative, una in Iraq e l’altra in Mali.
Nel Kurdistan irakeno si è appena concluso un ciclo addestrativo da parte dei team A&a (Advice and assist) dell’esercito italiano a favore degli Zerevani curdi (forze combattenti di polizia sotto il controllo del ministero curdo dell’interno), impegnati da tempo e in prima linea contro il Daesh. Il corso addestrativo era sull’impiego dei mortai, armi a tiro indiretto particolarmente adatte agli scenari dell’area, e ha formato una ventina di ufficiali e sottufficiali curdi come “comandanti di sezione e osservatori al tiro”. L’addestramento contemplava nozioni topografiche, procedure radio, metodologie di calcolo dati balistici, osservazione e valutazione danni; collateralmente, sono state insegnati anche elementi di primo soccorso sanitario, Counter – Ied (ordigni improvvisati) e minacce Nbc (Nucleare, batteriologico e chimico).
L’addestramento specifico ai mortai, è parte di un pacchetto formativo in coordinamento con il Kurdistan training coordination center e si aggiunge al più ampio 9° ciclo di addestramento che comprende molteplici training, tra i quali: tiro counter-sniper, manovre basiche di fanteria e addestramento con il sistema controcarro Folgore. Tale ciclo addestrativo è condotto da istruttori della coalizione di diversi Paesi (Italia, Germania, Olanda, Ungheria, Finlandia, Norvegia e Gran Bretagna) è tuttora in atto e si protrarrà sino alle prime settimane di febbraio, addestrando un totale di 6.000 curdi di cui 3.000 da parte dei militari italiani.
Da poco si è anche conclusa la missione addestrativa italiana in Mali nell’ambito della forza Eutm-European union training mission. Il percorso addestrativo, espressamente richiesto dalle forze armate del Mali, si è svolto nei pressi del campo di Koulikoro ed è stato tenuto dagli istruttori italiani del Latt-Light armoured training team composto dai soldati del Reggimento “Savoia Cavalleria” 3° di Grosseto e del 31° Reggimento carri di Lecce. L’Italia partecipa dal 2013 insieme ad altri ventuno Paesi, alla missione europea di capacity building Eutm-Mali, con lo scopo di ricreare istituzioni stabili e forze credibili in grado di combattere efficacemente il terrorismo nei confini nazionali.
La missione in Mali, è una delle 25 missioni internazionali che vedono attualmente le forze armate italiane impegnate con circa 6.000 militari in 18 paesi. (Claudio Bigatti)