L’Anpam ha pubblicato un comunicato stampa, nel quale dà conto dei risultati raggiunti nel corso dei lavori dell’XI riunione per la Conservazione delle specie migratorie (Cms) tenutasi a Quito, in Ecuador, riunione alla quale l’Anpam ha potuto partecipare intervenendo nelle sessioni di lavoro in rappresentanza dell’industria delle armi e delle munizioni sportive e civili.
“Per quanto concerne la proposta di bandire il piombo dalle munizioni”, si legge nel comunicato, “nonostante il testo finale della proposta fosse già stato ultimato dal Comitato Scientifico del Cms lo scorso luglio a Bonn (Germania), si può affermare che grazie all’intensa attività intrapresa da Anpam, insieme al proprio network europeo (federazioni industriali di settore Afems e Ieacs, rappresentanze dei cacciatori), si è riusciti a ottenere una modifica all’ultimo minuto dell’articolo 1 della bozza di risoluzione, che attribuisce agli Stati Partecipanti il potere di determinare se e in quale misura implementare tali raccomandazioni, attenuando sensibilmente la prescrizione sull’eliminazione graduale del piombo dalle munizioni nell’esercizio delle attività venatorie entro i prossimi tre anni.
Il direttore dell’Anpam, Mauro Silvis, nel corso dei lavori ha potuto evidenziare formalmente come le proposte e le risoluzioni in discussione fossero state raggiunte senza il preventivo coinvolgimento del settore e senza tenere conto di alcune importanti considerazioni tecniche. Inoltre è stato messo in luce come non si sia provveduto a effettuare una valutazione dell’impatto che la decisione di vietare il piombo nelle munizioni sportive e civili avrà a livello economico e occupazionale.
Infine stupisce come sia il Cms sia i rappresentanti governativi dei Ministeri dell’Ambiente degli Stati membri dell’Europa non abbiano tenuto in alcuna considerazione il fatto che, nell’ambito dell’applicazione del Regolamento Reach (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), la Commissione europea abbia già da tempo intrapreso un percorso di valutazione dell’impatto dell’uso di piombo nelle munizioni da caccia, supportato dalla competenza scientifica dell’European Chemichals Agency (Echa), che non ha portato ad alcuna richiesta di limitazione di tale uso.
Nei prossimi tre anni, con la possibilità di partecipare finalmente in modo attivo alla discussione, l’Anpam cercherà di far emergere le considerazioni tecniche e scientifiche finora non ascoltate”.