Solo pochi giorni fa, il premier britannico David Cameron ha duramente stigmatizzato la vendita di navi militari francesi alla Russia. Però, secondo un rapporto parlamentare britannico, anche il Regno unito continua a esportare armi ed equipaggiamenti militari verso quel Paese, coinvolto nella crisi della Crimea e accusato di equipaggiare e addestrare i separatisti filo-russi in Ucraina. Malgrado quanto affermato da Cameron, secondo cui le esportazioni di materiale militare sarebbero già state bloccate, il rapporto parlamentare evidenzia che solo 31 delle 251 licenze rilasciate dal governo sono state sospese, mentre le altre sono tuttora attive. Il controvalore totale di queste licenze ammonta a 132 milioni di sterline e riguarda la vendita di carabine sniper, munizioni per armi leggere, giubbotti antiproiettile, strumenti crittografici e di comunicazione, dispositivi di visione notturna. Cameron, che bella figura!
Solo pochi giorni fa, il premier britannico David Cameron ha duramente stigmatizzato la vendita di navi militari francesi alla Russia. Però, secondo un rapporto parlamentare britannico, anche il Regno unito continua a esportare armi ed equipaggiamenti militari verso quel Paese, coinvolto nella crisi della Crimea e accusato di equipaggiare e addestrare i separatisti filo-russi in Ucraina