Sarà ancora Gian Luca Dall’Olio a guidare la Federazione Italiana della Caccia per il prossimo quinquennio. Lo ha sancito a Roma l’assemblea elettiva costituita dai presidenti provinciali di tutta Italia riunitasi presso l’Hotel Melià, confermando la stima e la fiducia per le idee e il lavoro portato avanti con impegno quotidiano dal massimo dirigente nazionale in questi anni che lo hanno visto al vertice della Federazione.
Assieme al presidente, confermata la squadra che lo ha affiancato nel mandato appena conclusosi, ovvero i vicepresidenti Antonio D’Angelo (per il Sud), Massimo Buconi (per il Centro), Lorenzo Carnacina (per il Nord), e i consiglieri di presidenza Gennaro Giuffrè (per il Sud), Leandro Calzetta (per il Centro) e Paolo Pini (per il Nord).
A rafforzare ulteriormente il gruppo di lavoro, che ha dimostrato in questi 5 anni di saper ben condurre la più antica e principale associazione venatoria italiana in momenti non facili per la caccia del nostro Paese, entrano come ulteriori consiglieri Massimo Cocchi, in rappresentanza della Toscana, e Mauro Cavallari per la Lombardia, per poter ancor meglio condividere le esperienze e le energie di due regioni fra le più attente e attive.
“Ringrazio l’assemblea che ha voluto attestare a me e al consiglio di presidenza la sua fiducia per le scelte e i risultati raggiunti nello scorso mandato, così come negli indirizzi che guideranno il nostro lavoro nel prossimo quinquennio – ha affermato il presidente Gian Luca Dall’Olio al termine dei lavori –. Molto è stato fatto e molto ancora dovremo fare se vogliamo che la caccia possa tornare ad occupare a testa alta un posto nella società, dove messi da parte estremismi, demagogie e populismi, che non sono mancati da entrambe le parti, è necessario proseguire quel cammino all’insegna della serietà e della sostenibilità che può fare della figura del cacciatore un punto di riferimento di tutti i cittadini nel campo della difesa e gestione dell’ambiente, della biodiversità e del territorio nel suo complesso”.
“Con questi obiettivi ben chiari in mente – ha precisato – ripartiremo per portare avanti un impegno mai interrotto, basato sull’impiego di sempre maggiori professionalità; dialogo con chiunque si occupi di ambiente senza pregiudizi e chiusure ideologiche; difesa della caccia e dei cacciatori, non demagogica ma basata sulla corretta applicazione delle regole con l’appoggio della scienza, confrontandosi con le Istituzioni a qualsiasi livello; in tutto questo perseguendo con ancora più convinzione l’obbiettivo di una riunificazione del mondo venatorio che continuiamo a vedere come imprescindibile e di cui ci siamo fatti promotori”.
La continuazione dunque di un programma denso e impegnativo, che non spaventa il gruppo dirigente di Federcaccia, che già nei prossimi giorni si riunirà per riprendere la normale attività.