Lo Skeet italiano è abbonato al quinto posto: dopo il piazzamento della campionessa olimpica in carica Chiara Cainero nella prova femminile anche Luigi Lodde ha concluso ai piedi del podio, e non senza validi motivi di rammarico. Il bilancio delle medaglie azzurre dal tiro rimane quindi fermo a due, con gli argenti di Luca Tesconi nella pistola 10 m e di Niccolò Campriani nella carabina 10 m. Se infatti la medaglia d’oro è parsa fin da subito fuori portata, con l’americano Vincent Hancock capace di fare corsa a sé con 148/148 realizzando la doppietta a stelle e strisce dopo il dominio di Kimberley Rhode nella prova femminile, il tiratore sardo avrebbe quantomeno potuto lottare per la medaglia di bronzo, andata invece al qatariota Nasser Al-Attiya che ha avuto la meglio sul russo Valeriy Shomin dopo tre emozionanti serie di barrrage. Entrambi avevano chiuso dalle sette pedane a quota 145, concedendosi di fatto un solo errore: a tradire Lodde, invece, sono stati due errori dalla pedana 4 che hanno vanificato il resto del percorso netto. Lodde, l’unico italiano a conquistare la finale dopo l’eliminazione di Ennio Falco, oro ad Atlanta ’96 e giunto con ogni probabilità alla sua quinta ed ultima Olimpiade, si era reso protagonista di un’ottima fase di qualificazione ed avrebbe quindi potuto puntare con tranquillità ai 25/25 che gli avrebbe garantito almeno lo spareggio per il bronzo. La medaglia d’argento è andata al danese Anders Golding, allenato dal tarantino Pietro Genga sul campo della Ilva, a quota 146.
Anche Lodde quinto
Lo Skeet italiano è abbonato al quinto posto: dopo il piazzamento della campionessa olimpica in carica Chiara Cainero nella prova femminile anche Luigi Lodde ha concluso ai piedi del podio, e non senza validi motivi di rammarico.