L’assemblea del senato ha approvato la conversione in legge del decreto n. 95 del 6 luglio 2012 (cosiddetto sulla “spending review”), con numerosi emendamenti, tra i quali la nuova disciplina per regolare il dopo-catalogo nazionale. In sostanza, sarà il Banco di prova a determinare la qualità di arma comune da sparo e arma sportiva, senza ingerenze da parte della commissione consultiva e di concerto con la dichiarazione presentata dall’interessato. Si attende il voto della camera, ma il provvedimento dovrebbe essere “blindato”.
L'Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive e civili (Anpam), per voce del proprio presidente Nicola Perrotti,“esprime soddisfazione per l'attribuzione al Banco di tale funzione di controllo, ricordando tuttavia che le nuove norme devono essere interpretate in armonia con la legislazione vigente e il diritto comunitario, nel senso di impedire restrizioni al mercato che siano illegittime e non necessarie ai fini della pubblica sicurezza”.L'Anpam si augura inoltre che, superata la situazione di incertezza, le amministrazioni competenti provvedano immediatamente a rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie, facendo cessare i danni e le perdite che produttori, importatori e armieri hanno finora subìto a causa del blocco del settore. Un comparto che porta l’Italia a essere il primo produttore europeo di armi sportivo-venatorie e il più importante Paese esportatore nel mondo di armi sportive, commerciali e munizioni, grazie a un export che tocca il 90% della produzione, in particolare negli USA (circa 45%). Il settore in senso stretto (produttori e fornitori) è costituito da: 2.264 imprese, 11.358 occupati e da un valore della produzione (giro di affari) di euro 486.338.624”.
L’assemblea del senato ha approvato la conversione in legge del decreto n. 95 del 6 luglio 2012 (cosiddetto sulla “spending review”), con numerosi emendamenti, tra i quali la nuova disciplina per regolare il dopo-catalogo nazionale