Il Tiro a segno regala un’altra medaglia alla spedizione olimpica: dopo l’inaspettato argento di Luca Tesconi in P10, è stato Niccolò Campriani a conquistare il secondo posto nella carabina ad aria compressa. Quella di Niccolò è stata una gara entusiasmante “macchiata” da un solo errore che è costato carissimo al fuoriclasse azzurro: dopo i primi, eccellenti sessanta colpi, Campriani ha chiuso al comando, qualificandosi per la finale con 599 punti (conditi con 56 mouche), nuovo primato olimpico, a braccetto con il rumeno Alin George Moldoveanu. Negli ultimi dieci colpi, Campriani è partito con un 9,7, ma il colpo decisivo è stato il penultimo, un 9,4 che ha compromesso l’oro. Campriani ha così chiuso staccato di 6 decimi dal rumeno: l’argento resta comunque un risultato eccezionale e consacra definitivamente l’italiano, ancora giovanissimo con i suoi 24 anni, tra i più forti tiratori al mondo. Lunedì 6 agosto, Campriani avrà l’occasione per riprovarci con la Carabina libera tre posizioni, specialità in cui ha compiuto passi da gigante.
Non benissimo l’altro azzurro impegnato, Marco De Nicolo, che ha chiuso a 590, compromettendo la sua gara già nelle prime due serie. Per il forte legnanese, però, c’è il tempo rifarsi, visto che l’aria compressa non è proprio la sua specialità preferita: venerdì 3 agosto è atteso dai 60 a terra, mentre lunedì, con Campriani, sarà impegnato nelle tre posizioni.