Chiusa la stagione, incidenti dimezzati

In questa stagione 13 gli incidenti mortali contro i 22 dello scorso anno. Cncn e Face Italia plaudono all’accresciuta sicurezza dei cacciatori e s’impegnano a ridurre ancora il bilancio. Grazie a formazione e prevenzione e a un grande impegno del mondo venatorio, innalzato il livello di sicurezza e ridotti al minimo gli incidenti

 

Arrivano notizie confortanti dalla chiusura della stagione venatoria 2011-2012. Si è infatti quasi dimezzato il conteggio relativo alle vittime: in questi cinque mesi sono state 13 le persone che hanno perso la vita per cause strettamente e direttamente legate alla caccia, rispetto alle 22 dello scorso anno. Un risultato importante, ottenuto grazie agli sforzi comuni di tutto il settore che continuerà a impegnarsi affinché il livello di sicurezza aumenti ancora. Le associazioni venatorie riunite in Face Italia (Federcaccia, AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Libera Caccia), il Cncn (Comitato nazionale Caccia e Natura) e le aziende produttrici di armi continueranno infatti a lavorare perché gli incidenti siano sempre meno e, con essi, diminuiscano fin dove possibile feriti e vittime.

Certo è che l’imponderabile non può essere evitato, ma si può e si deve operare su tutti gli aspetti che possono portare a ridurre al minimo l’impatto della casualità, per promuovere comportamenti sicuri, formare al massimo i responsabili delle battute di caccia in squadra (su cui occorre porre ancora maggior impegno), sensibilizzare tutti i cacciatori all’utilizzo dei sistemi di prevenzione e aumentare il livello di attenzione con cui si maneggiano le armi.

Nonostante quindi da più parti si tenda a identificare la caccia come una passione “pericolosa”, inserendo nel conto delle vittime decessi causati da cadute o infarti per creare allarmismo sociale, si può oggettivamente ribadire, cifre alla mano, che non è così. Il numero di incidenti occorsi ai cacciatori italiani è molto inferiore, per quantità e pericolosità, ad altre attività all’aria aperta come la raccolta funghi, l’escursionismo o la balneazione. La caccia sta dimostrando di impegnarsi concretamente per migliorare, rendendo più sicura la pratica e sempre più consapevoli e attenti i cacciatori sul corretto impiego dei propri mezzi. I risultati sono lì a dimostrarlo. Anche per questo – è l'opinione di Face Italia e Cncn – sono oltremodo ingiuste e non corrispondono al vero le campagne denigratorie e allarmistiche che ogni anno colpiscono l'attività venatoria, messe in atto con argomenti strumentali e in ogni caso palesemente discutibili.