Il 45-50% delle rapine compiute nelle banche europee avviene in Italia. Lo afferma la Fiba Cisl (la federazione italiana bancari e assicurativi) riportando i dati dell’Osservatorio nazionale del sindacato e sottolineando che “il fenomeno delle rapine in banca in Italia, per quanto in flessione negli ultimi 2 anni, resta di dimensioni importanti”.
L’anno scorso nell’Unione europea sono state registrate in tutto 4.150 rapine (-12,2% sul 2008). Di queste, 1.744, cioè quasi la metà (42%), in Italia, dove si è comunque avuto un calo del 19,3% rispetto a due anni fa. La Fiba Cisl ha comunque precisato che la percentuale è più alta e si attesta fra il 45 e 50%, perchè “ci sono realtà in cui il fenomeno delle rapine è particolarmente elevato”.
Una delle regioni dove il fenomeno è più elevato è il Lazio, dove le rapine sono aumentate del 9% negli ultimi due anni. A pesare è soprattutto il dato di Roma, con 161 casi (il 77% di quelli denunciati in regione), per un totale di circa una rapina ogni due giorni. Il trend nella capitale è preoccupante: nel 2009 l’aumento è stato del 23%.
La tendenza a una diminuzione del numero di rapine a livello nazionale continua a confermarsi anche per questo 2010, segnando una storica inversione di tendenza dopo otto anni di crescita inesorabile. I primi riscontri parlano di un calo tendenziale del 15% con caratteristiche che però variano da regione a regione. In particolare, spiega la Fiba, i reati diminuiscono in tutte le regioni con eccezione di Campania, Marche, Piemonte e Veneto. Umbria e Puglia sono stazionarie.
Le rapine aumentano soprattutto a Pescara, Napoli, Milano, Torino, Perugia e Verona e aumenti significativi si registrano anche a Lecce, Sassari e Treviso.
In Italia, le rapine tentate e non riuscite sono inferiori al 10% del totale ,a differenza di percentuali più alte dei Paesi europei e viene ancora compiuta mediamente una rapina in banca ogni 15-20 sportelli (era una ogni dieci fra il 1998 e il 2003).
In merito a questi dati, il Dipartimento della pubblica sicurezza sottolinea che “in Italia il fenomeno ha subito una graduale costante diminuzione, tanto da far segnare un -32% nel biennio 2008-2009” e precisa che “i dati del fenomeno Italia non sono tecnicamente comparabili con quelli di altri Paesi europei. Oggi la Fiba Cisl ha infatti lanciato l’allarme sottolineando che, se pure in flessione, il numero di rapine in banca in Italia rappresenta il 45-50% del totale europeo”. A fronte i questi dati, il dipartimento precisa: “Non è possibile effettuare un confronto con i dati degli altri Paesi europei per diversità normative e per le diverse tecniche di rilevazione dei dati. A titolo di esempio”, spiega la polizia, “in Francia è considerata rapina in banca esclusivamente quella consumata con arma da fuoco e non anche quella consumata con qualsiasi altro strumento di offesa, come machete, taglierino, armi bianche in genere, eccetera, tutti strumenti particolarmente utilizzati invece per la commissione di rapine in Italia. Inoltre, in Italia il fenomeno delle rapine in banca sta subendo una graduale, costante flessione dovuta alla pressante azione investigativa e di controllo del territorio condotta dalle Forze di polizia, nonché alle sempre più sofisticate misure di difesa passiva adottate dagli istituti bancari”. Tanto che, “in particolare, per quanto concerne i numeri si precisa che si è passati dalle 3050 rapine del 2007 alle 1732 del 2009, un trend in diminuzione nel biennio 2008/09, del 32,2%”.