Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti ad agosto hanno segnato un rialzo del 2,7% dopo il -0,1% di luglio: il dato è nettamente superiore alle attese degli analisti, che avevano previsto un rialzo dell’1,9%. Al netto delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, si è avuto un progresso dell’1,1%, rispetto alla stima degli analisti fissata a +0,4%. La crisi mondiale che è arrivata dagli Stati Uniti, dagli Stati Uniti sembra progressivamente stabilizzar…
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti ad agosto hanno segnato un rialzo del
2,7% dopo il -0,1% di luglio: il dato è nettamente superiore alle attese degli
analisti, che avevano previsto un rialzo dell’1,9%. Al netto delle componenti
più volatili quali alimentari ed energia, si è avuto un progresso dell’1,1%,
rispetto alla stima degli analisti fissata a +0,4%. La crisi mondiale che è
arrivata dagli Stati Uniti, dagli Stati Uniti sembra progressivamente
stabilizzarsi. Lo sostiene il segretario al Tesoro Timothy Geithner,
accingendosi a ritirare alcune delle misure straordinarie varate a sostegno del
sistema finanziario. «Siamo in zona prudenza. La paura è finita ed è finita
perché sono scesi in campo i Governi. Il debito dell’ Italia cresce meno che in
altri Paesi Ue», dice il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
Anche il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, parla di «segnali
incoraggianti» e «progressi sostanziali», con i mercati avviati «verso una
normalizzazione». Secondo il presidente della Federal reserve, Ben Bernanke, l’
economia statunitense tornerà a crescere, «dal terzo trimestre del 2009 e
proseguirà nel 2010». Il numero uno della banca centrale Usa è tornato a
sottolineare che la ripresa sarà moderata, anche perché «se la recessione è
probabilmente finita, l’economia resta debole e il tasso di disoccupazione
comincerà a scendere solo molto lentamente».
Lo staff di Armi e Tiro ha appena prenotato il viaggio per lo Shot show di Las
Vegas con moderato ottimismo. Il nostro Paese, nel 2008, è stato il secondo
esportatore di armi, con un ricavo di 3,7 miliardi di dollari. Secondo il
rapporto diffuso dal Congressional research service, una divisione della
biblioteca del congresso degli Stati Uniti, i primi classificati sono gli Stati
Uniti, con un ricavo di 37,8 miliardi di dollari (più 12 miliardi rispetto al
2007). Medaglia di bronzo per la Russia, con 3,5 miliardi. Se anche stiamo
parlando di spese militari è pur sempre un buon risultato, di cui andare
comunque orgogliosi. Anche in campo di produzione civile, l’Italia può far
valere la seconda posizione dietro gli Stati Uniti. Al momento “tira” di più il
militare law enforcement: Beretta Usa nel giugno 2009 ha venduto il 219 per
cento in più di pistole rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, in
particolare, la vendita delle pistole della famiglia Px4 è cresciuta del 451
per cento. La carabina Cx4 ha raggiunto addirittura quota +1.249 per cento in
rapporto al giugno 2008. Ma la “controffensiva” nel campo delle armi per caccia
e tiro è pronta. L’innovativo semiautomatico Benelli Vinci (presentato in
anteprima sul fascicolo di maggio 2009) sta facendo bene negli Stati Uniti e
nel 2010 verrà lanciato in Europa. A giorni attendo di vedere il nuovissimo
semiautomatico di Beretta che si preannuncia anch’esso ricco di contenuti
tecnici importanti.
Mi aspetto un impegno ancora maggiore dagli altri produttori italiani
soprattutto per quanto riguarda sovrapposti e doppiette. Puntare sulla qualità
e sull’innovazione è oggi ancora più indispensabile. E poi occorre
differenziarsi e “farsi vedere”. Il prezzo non può essere l’unico discrimine
per un prodotto di valore come quello italiano.