Strali sulle ronde anche dal segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia: «Se le ronde sono semplici “passeggiate di cittadini”, come sostiene il Sottosegretario alla Salute Martini, la norma istitutiva la smentisce poiché titola “piano straordinario di controllo del territorio”, perciò è evidente che esse perlustrano il territorio per vigilarlo. Dunque, la ronda si differenzia in maniera netta dalla passeggiata del singolo cittadin…
Strali sulle ronde anche dal segretario dell’Associazione nazionale funzionari
di polizia, Enzo Letizia: «Se le ronde sono semplici “passeggiate di
cittadini”, come sostiene il Sottosegretario alla Salute Martini, la norma
istitutiva la smentisce poiché titola “piano straordinario di controllo del
territorio”, perciò è evidente che esse perlustrano il territorio per
vigilarlo. Dunque, la ronda si differenzia in maniera netta dalla passeggiata
del singolo cittadino in compagnia del suo cane, priva di qualsiasi altro scopo
o motivazione che non sia quello di trascorrere del tempo spensierato con
l’amico più fedele. Allora», chiede Letizia, «per quale motivo condurre con sé
il proprio cane da parte di un privato in una pattuglia composta di cittadini
organizzati? Delle due l’una: o il proprietario “approfitta” della sortita per
consentire al suo animale il soddisfacimento delle proprie sacrosante necessità
fisiologiche o verosimilmente il cane potrebbe “servire” alla realizzazione
dello scopo per cui la pattuglia di volontari si è costituita. Il cane,
soprattutto quello di grande taglia, non potrà fare altro che aumentare le
potenzialità difensive/offensive dei rondisti. Ma le ronde non dovevano essere
condotte da cittadini dotati di solo telefono cellulare e torcia elettrica e
tassativamente privi di armi? Ricordiamo che si definisce “arma” qualsiasi
strumento atto ad aumentare le potenzialità offensive dell’uomo».