Il consiglio comunale di Roma ha approvato il regolamento che disciplina la dotazione di armi da fuoco per il personale della polizia municipale di Roma. “Questa iniziativa”, si legge nel comunicato dell’organizzazione sindacale delle polizie locali Ospol, “che dovrebbe rappresentare il più importante risultato delle politiche della sicurezza mediante l’effettiva partecipazione del Corpo di Polizia Municipale ai compiti di prevenzione, vigilanza e intervento sui …
Il consiglio comunale di Roma ha approvato il regolamento che disciplina la
dotazione di armi da fuoco per il personale della polizia municipale di Roma.
“Questa iniziativa”, si legge nel comunicato dell’organizzazione sindacale
delle polizie locali Ospol, “che dovrebbe rappresentare il più importante
risultato delle politiche della sicurezza mediante l’effettiva partecipazione
del Corpo di Polizia Municipale ai compiti di prevenzione, vigilanza e
intervento sui fenomeni di criminalità urbana parte, però, con il piede
sbagliato. Infatti, come è ormai noto la legislazione vigente, arricchita da
una serie di decreti e decretini proprio del ministero dell’Interno, consente
che il Vigile porti e usi l’arma unicamente per difesa personale, ben
diversamente da tutti gli operatori delle altre forze di polizia che, invece,
sono dotati dell’arma e possono e debbono usarla per adempiere alle loro
funzioni di istituto. Mentre il poliziotto, il carabiniere, il finanziere e la
guardia forestale, hanno pieni poteri di sparare per difendere il cittadino, i
suoi diritti, i suoi beni e, soprattutto, la sua incolumità, il Vigile potrà
ricorrere alla pistola solo per difendere se stesso, non soltanto
infischiandosene di ogni altra situazione di pericolo o di aggressione, ma
stando bene attento a non oltrepassare il confine della difesa personale per
non incappare in denunce e condanne penali anche di estrema gravità”.