Gianfranco Fini: cacciatori penalizzati
“I cacciatori non possono essere considerati cittadini di serie B”. A dirlo è il presidente di An, Gianfranco Fini, in un’intervista ripresa su www.corriere.it. “Il cacciatore non può essere chiamato alle urne con richiami propagandistici e, subito dopo le elezioni, penalizzato dal ministro di turno. Sono convinto che occorra una nuova legge che, pur tenendo nella dovuta considerazione la tutela dell’ambiente, non prevarichi le prerogative dell’uomo, anche se ca…
“I cacciatori non possono essere considerati cittadini di serie B”. A dirlo è
il presidente di An, Gianfranco Fini, in un’intervista ripresa su
www.corriere.it. “Il cacciatore non può essere chiamato alle urne con richiami
propagandistici e, subito dopo le elezioni, penalizzato dal ministro di turno.
Sono convinto che occorra una nuova legge che, pur tenendo nella dovuta
considerazione la tutela dell’ambiente, non prevarichi le prerogative
dell’uomo, anche se cacciatore. L’Italia ha una stagione venatoria più corta e
leggi più restrittive rispetto ad altri Paesi europei. È necessario dare
certezze al cittadino-cacciatore attraverso una legge che restituisca alla
caccia la dignità di cui è stata privata. Una riforma della legge 157/92,
voluta da Alleanza nazionale, è arrivata fino alle soglie del consiglio dei
ministri. Abbiamo cercato a lungo una mediazione, ma senza esiti positivi.
L’ostruzionismo dell’opposizione, che a parole si dichiarava favorevole a una
legge che regolasse la materia mentre, nei fatti, vi si opponeva, le pressioni
delle associazioni animaliste e la mancanza di unanime condivisione delle
associazioni venatorie non hanno permesso di raggiungere lo scopo”.