Allarme caccia sulle zone speciali di conservazione

Sergio Berlato, deputato al parlamento europeo, ha diramato un comunicato in merito alle Zone speciali di conservazione e alle Zone di protezione speciali, che pubblichiamo integralmente.”Il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea, con l’obiettivo di promuovere la tutela e la conservazione della diversità biologica presente nel territorio degli Stati membri, ha istituito con la direttiva 92/43/CEE “Habitat” un sistema coerente di aree denominato Rete Natura 20… Sergio Berlato, deputato al parlamento europeo, ha diramato un comunicato in merito alle Zone speciali di conservazione e alle Zone di protezione speciali, che pubblichiamo integralmente. “Il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea, con l’obiettivo di promuovere la tutela e la conservazione della diversità biologica presente nel territorio degli Stati membri, ha istituito con la direttiva 92/43/CEE “Habitat” un sistema coerente di aree denominato Rete Natura 2000. La rete ecologica si compone di ambiti territoriali designati come Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.), che al termine dell’iter istitutivo diverranno Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.), e Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.) in funzione della presenza e rappresentatività sul territorio di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della Direttiva “Habitat” e di specie di cui all’allegato I della direttiva 79/409/CEE “Uccelli” e delle altre specie migratrici che tornano regolarmente in Italia.Con D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 e successivo D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120, l’Italia ha recepito la direttiva 92/43/CEE regolamentandone l’attuazione da parte dello Stato, delle Regioni e Province Autonome. Le regioni italiane hanno proceduto alla individuazione ed alla perimetrazione delle aree S.I.C. e Z.P.S., trasmettendone l’elenco al Ministero dell’Ambiente il quale lo ha trasmesso, a sua volta, all’Unione europea.Mentre l’Unione europea non prevede in alcun modo il divieto di caccia all’interno di queste aree, così come ribadito anche dalla Guida Interpretativa alla Direttiva CEE 409/79 di recente emanazione da parte della Commissione europea, il Comitato delle aree naturali protette, ha deliberato, in data 2 dicembre 1996, l’equiparazione delle aree S.I.C. e Z.P.S. alle altre aree protette previste ai sensi della legge quadro 394/91.Il Ministro Matteoli, portato a conoscenza dei pericoli che tale equiparazione poteva comportare, ha emanato un decreto ministeriale in data 25 marzo 2005 con il quale ha annullato la deliberazione del Comitato per le aree naturali protette emanata in data 2 dicembre 1996. Su ricorso di alcune organizzazioni ambientaliste il TAR del Lazio, con ordinanza n. 6856 del 24 novembre 2005, ha sospeso l’efficacia del Decreto Matteoli, ripristinando di fatto la validità della precedente deliberazione del 2 dicembre 1996. Contro l’ordinanza di sospensiva emanata dal TAR Lazio, è stato presentato ricorso al Consiglio di Stato il quale, purtroppo, ha confermato l’ordinanza del TAR con proprio pronunciamento del 14 febbraio 2006. Dal momento che la legge 394/91 prevede il divieto assoluto di esercitare ogni forma di caccia all’interno delle aree naturali protette ed essendo state le aree S.I.C. e Z.P.S., come poc’anzi ricordato, equiparate alle aree protette ai sensi della 394/91, risulta quanto mai prevedibile una prossima applicazione in tutte queste aree della vincolistica prevista dalla legge quadro 394/91, ameno che la Conferenza Stato – Regioni non approvi un regolamento di attuazione di queste aree nelle quali vengano dettate le norme specifiche di tutela che prevalgano sulle norme generali di tutela attualmente in vigore. Proprio per queste ragioni riteniamo indispensabile mettere a punto le necessarie strategie per non farci trovare impreparati e reagire con determinazione per impedire che venga attuata questa iniziativa dagli effetti devastanti per molte delle attività attualmente esercitate in queste aree. Per coloro che volessero prendere visione della normativa e delle cartografie riportanti la perimetrazione di queste aree, rivolgiamo l’invito a consultare il nostro sito web: www.sergioberlato.it”.