Ancora calor bianco sulla 157/92
Non si ferma lo scontro ideologico sulla riforma della legge 157/92. La Lega Nord ha diramato un comunicato nel quale stigmatizza il comportamento dell’opposizione: “Con le più svariate argomentazioni”, si legge nel comunicato, “strumentali e demagogiche, gli esponenti della sinistra, appiattiti sulle posizioni dei Verdi Pecoraro Scanio e Zanella, hanno ostacolato il voto sulla caccia. I deputati della sinistra hanno ripetuto richieste, peraltro già esaudite in al…
Non si ferma lo scontro ideologico sulla riforma della legge 157/92. La Lega
Nord ha diramato un comunicato nel quale stigmatizza il comportamento
dell’opposizione: “Con le più svariate argomentazioni”, si legge nel
comunicato, “strumentali e demagogiche, gli esponenti della sinistra,
appiattiti sulle posizioni dei Verdi Pecoraro Scanio e Zanella, hanno
ostacolato il voto sulla caccia. I deputati della sinistra hanno ripetuto
richieste, peraltro già esaudite in altri tempi, al solo fine di impedirne il
voto. In buona sostanza, la sinistra, che su questo provvedimento è gestita
interamente dal gruppo dei Verdi, dimentica e non si cura del suo elettorato,
molto forte e presente in Italia centrale. Chissà quali bugie si inventeranno
per giustificare un comportamento che va contro il mondo venatorio della
Toscana, dell’Umbria e del Lazio”. Dal canto suo, una delegazione della
Lipu-Birdlife Italia ha presentato alla presidenza del consiglio dei ministri
una raccolta di 200 mila firme contro la revisione della legge 157/92. Tra le
ragioni addotte dalla Lipu, la paura di una caccia “selvaggia e senza limiti”
derivante dall’aumento delle specie cacciabili e dal prolungamento della
stagione venatoria.