La Sardegna è stata una delle regioni più colpite dai numerosi roghi che hanno interessato in Paese durante la scorsa estate e, giustamente, è necessario prendere provvedimenti affinché la fauna, già sottoposta a un duro colpo, possa essere preservata. Sta facendo molto discutere, tuttavia, la proposta di estendere il divieto di caccia anche ai comuni che sono stati lambiti da incendio su aree marginali e soprattutto non boscate e dove, di conseguenza, i danni alla fauna selvatica sono stati minimi. «La decisione mette a rischio le produzioni agricole e la vita nelle campagna assediate dai cinghiali e dalla fauna selvatica senza alcun controllo», ha dichiarato Ettore Prandini, presidente della Coldiretti. «Da mesi», ha aggiunto Prandini, «Coldiretti sta tentando di portare all’attenzione del parlamento l’impegno di trovare una soluzione adeguata al problema dei danni sopportati dalle imprese agricole senza ricevere attenzione, mentre aumenta il rischio di chiusura e di abbandono di attività anche da parte dei giovani, che svolgono un ruolo essenziale di custodi dell’ambiente contro i rischi del cambiamento climatico».
Incendi e sospensione della caccia, grosso rischio per l’agricoltura
In Sardegna Coldiretti lancia l’allarme per la proposta di sospendere l’attività venatoria anche su aree colpite solo marginalmente dagli incendi. A rischio le produzioni agricole assediate dai cinghiali